L'onorevole Virginia Villani del M5S

L'onorevole Virginia Villani del M5Sdi Gigi Di Mauro
Non avrà ancora capito da che parte sta l’onorevole Virginia Villani, ridente deputata sarnese eletta tra i Cinque Stelle.

Ancora stamattina, annuncia interrogazioni al “Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi sulla necessità di convertire i due Policlinici Universitari Vanvitelli e Federico II di Napoli, in Covid hospital”.
Perché pare che sia l’unica cosa che la deputata sappia fare per far finta di essere attiva: le interrogazioni. Dimenticando che lei fa parte della maggioranza e che quando ha qualcosa da proporre null’altro avrebbe da fare che alzare il telefono, chiamare chi del caso e sottoporre il problema. E lei invece che fa? Interroga…
Non possiamo dimenticare quanto, con toni trionfali, annunciò il 27 novembre 2019:  «la gestione privata dell’acqua ha le ore contate!» (qui il nostro articolo sull’argomento https://www.risorgimentonocerino.it/politica/8804-virginia-villani-m5s-la-gestione-privata-dell-acqua-ha-le-ore-contate.html).
«Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza che ha lavorato ad un disegno di legge serio che possa finalmente dire basta agli sprechi e riorganizzare la gestione idrica in modo da avere finalmente la ripubblicizzazione delle risorse senza vessare i cittadini», annunciava trionfante la Villani, e ancora: «Il primo passo deve essere quello di cancellare gli effetti del Decreto Padoan del settembre 2016, con cui veniva “autorizzata la riscossione coattiva mediante ruolo dei crediti vantati dalla Società Gori” nell’ambito della gestione ottimale risorse idriche». Il disegno di legge avrebbe dovuto essere posto all’attenzione dell’aula nei primi giorni del 2020: ben prima, cioè, che scoppiasse l’emergenza Covid, che in ogni caso non avrebbe impedito di approvare una legge che gli italiani, e i campani in particolare, attendono dal 2011. E allora, cara onorevole, perché non fa un’interrogazione anche su questo, visto che da buona rappresentante del mondo della scuola è l’unica cosa che riesce a fare? O forse i “poteri forti” dell’interesse privato hanno vinto ancora una volta e chi si è visto si è visto?

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