Solidarietà a “Giggino ‘o bibbitaro” dal patron del Napoli, che lo ha invitato a riprendere il vecchio lavoro al San Paolo. E a Nocera Inferiore si conferma il civismo di Paolo De Maio

Non tornerà in Parlamento l’uomo che in dieci anni di carriera politica ha contraddetto vistosamente ogni dichiarazione sia sua che del Movimento cui apparteneva. Luigi Di Maio, alias “Giggino ‘o bibbitaro” o “Giggino ‘a cartelletta” come lo ha soprannominato Beppe Grillo, è stato severamente punito dagli elettori.

Dal mai con il Pd a mai con la Lega, al dietrofront su altre decine di punti fermi dei 5Stelle, Di Maio ha contraddetto disinvoltamente tutto, come nemmeno i politici della prima Repubblica erano mai stati capaci di fare.
Ultima mossa, uscire dai grillini e fondare un proprio partito, anche per sfuggire alla tagliola del doppio mandato che gli avrebbe comunque impedito di ricandidarsi. “Traditore” è il termine più gentile con cui i suoi ex compagni lo hanno apostrofato.
La rete ovviamente è esplosa, e già circolano decine di vignette che lo vedono nuovamente impegnato nel suo vecchio lavoro di venditore di bibite al San Paolo, oggi diventato stadio Maradona.
«Di Maio, ti aspettiamo», avrebbe detto all’ormai ex parlamentare il presidente De Laurentis, patron di un Napoli che anche quest’anno è partito con il ritmo giusto nella prima fase del campionato. E sono in molti quelli che sarebbero pronti a scommettere che una frase del genere De Laurentis la direbbe, o l’avrebbe detta davvero al borioso ragazzino trovatosi all’improvviso proiettato in ruoli e posizioni per cui era totalmente impreparato.
Rischia seriamente la riconferma anche un’altra “stella” del mondo politico campano: Mara Carfagna, che correva nello stesso collegio in cui ha perso Di Maio ed è finita solo quarta. Vero, è anche nel listino, ma bisognerà vedere se il complesso gioco delle percentuali le farà da paracadute in una Campania che ha visto i 5Stelle arrivare fino al 40%. Un risultato, si dice senza troppi problemi, raggiunto anche con le promesse dal sapore clientelare di Conte a proposito di reddito di cittadinanza, così come è successo in parte della Sicilia.
Di contro, si registra a Nocera Inferiore un risultato da non sottovalutare: i 5Stelle hanno preso circa il 30% dei voti, ed il Pd, rispetto alla recentissima e clamorosa vittoria al primo turno delle comunali, ha preso una sonora batosta. La lettura di questi risultati? Per le amministrative Nocera vota non il partito, ma la persona: ha scelto Paolo De Maio, non il Pd. Sindaco, tienine conto!

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