Secondo l’Associazione Italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno (Assirem), circa il 45% degli italiani nel corso di un anno sperimenta difficoltà di addormentamento

C’è anche la “Giornata Mondiale del Sonno” nel variegato calendario che vede celebrare ormai dal Pi greco alla lingua madre, al disegno, alla danza, e perfino la risata. Istituita nel 2008, vede al centro dell’attenzione mondiale un fatto rilevante: i dati dicono che, in assoluto, dormiamo meno di quel che dovremmo e spesso non lo facciamo nemmeno bene.
Secondo un sondaggio Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) su 900 persone, 7 su 10 manifesterebbero dei disturbi del sonno, 4 su 10 difficoltà al momento di chiudere gli occhi, e 3 su 10 ripetuti risvegli nel corso della notte.
Insomma, il problema è grave. Ma esistono cure e rimedi? La risposta, per fortuna, oscilla molto più verso il sì che verso il no, e spessissimo senza alcun farmaco!
Causa anche gli effetti del Covid, nel 2021 il 30-35% di italiani adulti ha avuto difficoltà con il sonno, e tra questi un 15% ha accusato problemi significativi. Il 10% soffre di insonnia cronica, definita tale perché dura per tre mesi e si presenta almeno tre volte alla settimana.
Altre cause oltre al recente Covid? Tante abitudini sbagliate, come il tirar tardi spesso sballando i ritmi giorno-notte cui siamo abituati; cene decisamente pesanti; abuso di alcol; eccitanti presi di sera; stress e depressione. Ma anche la luce blu di televisione e telefonini disturba il sonno pesantemente. In questo caso è richiesta una rieducazione specialistica al ritmo sonno-veglia con lampade particolari.{loadmoduleid 284}
Tra i rimedi all’insonnia c’è pure la melatonina, che non è un farmaco e che deve essere utilizzata a basse dosi e in modo coerente con l’aspetto circadiano (i ritmi sonno-veglia), ossia gli orari di inizio e fine sonno.
Per i casi legati a problemi psicosomatici può essere utile la psicoterapia, mentre integratori, tisane, bagni caldi, fragranze rilassanti possono essere di grande aiuto, benché gli esperti chiariscono che per il 30% almeno si tratti di effetto placebo.
Pare che portino effetti concreti anche profumi con lavanda e camomilla come essenze dominanti.
Ultima notizia ma non tale per importanza: è arrivato un nuovo farmaco, Daridorexant, doppio antagonista dei recettori dell’orexina (responsabile anche della regolazione del ritmo sonno-veglia), che agevola l’addormentamento e la continuità del sonno senza interferire con lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

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