Un 2013 disastroso finisce in chiaroscuro per i rossoneri, che riprenderanno con la trasferta di Perugia

 

di Roberto Alpino

Un Ascoli rabberciato e a tratti comprensibilmente sottotono per poco non coglie 3 punti al San Francesco, di fronte ad una Nocerina che, dopo la sconfitta col Lecce, torna al risultato positivo, concludendo l’anno con un’altalenante prestazione.
Se, contro i salentini, l’arbitro (al secolo, Valerio Marini) e qualche svarione difensivo di troppo avevano vanificato una prestazione non disdicevole, al cospetto dei bianconeri allenati dall’ex Bruno Giordano – i quali non se la passano certo meglio dei rossoneri, in virtù del recente fallimento societario che ne ha finanche messo in dubbio la disputa del match – la squadra di Fontana è apparsa attenta e desiderosa di incamerare un successo nella prima frazione, per poi tornare quella arruffona e in vena di “cadeau” nella ripresa.
Due pali per i locali, un rigore fallito dagli ospiti: i pochi spettatori al San Francesco di certo non si sono annoiati. Di contro, quasi annichiliti nella prima frazione, i marchigiani si sono ridestati nella seconda parte del match, provando almeno a legittimare il fatto di essere arrivati in extremis a Nocera, per effetto della colletta effettuata dai tifosi (i quali hanno raggranellato 7000 € per spedire la squadra a destinazione).
Tralasciando, ora, l’attuale “disamore” dei tifosi (nei fatti, non nella sostanza), da un mesetto a questa parte paiono in crescita i giovani molossi, che stanno inanellando prestazioni più reattive e convincenti rispetto allo sconcertante primo scorcio di torneo, sebbene risultino essere sempre troppo “umanitari”.
Il sol fatto, peraltro, di non essere ultimi al giro di boa la dice lunga sui fatti del campo che vedrà la Nocerina impegnata il 5 gennaio prossimo, in trasferta contro la capolista Perugia.
Dal rettangolo verde alla scrivania, però, il passo è breve, sicchè siamo sempre ad agognare una svolta societaria, o quanto meno un chiarimento, che faccia luce sui programmi futuri di una squadra che finalmente archivia un vero e proprio annus horribilis. Staremo a vedere.
Buone Feste a tutti gli uomini di buona volontà, intanto. Tifosi e non. Ma specie a coloro i quali pagano leggerezze e colpe specificatamente non proprie e si accingono a trascorrere delle Festività tristemente atipiche, in emergenza, sofferenza e solitudine. Il pensiero va anche a loro e ai propri cari.

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