Sembra un San Francesco a porte chiuse contro gli abruzzesi. Prossima destinazione Barletta, prima di due gare casalinghe. Questura-derby: un precedente ribaltato

 

di Roberto Alpino

Sembrava un successo destinato a restare singolo per un bel po’ di tempo, quello nel derby, se non si fosse trovata una quadratura del cerchio che evitasse sbalzi altalenanti da una settimana all’altra.

E invece, almeno sul fronte tecnico, è lecito iniziare a ipotizzare un ritorno al futuro: la Nocerina prosegue nel suo volo “pindarico” contro L’Aquila degli ex Corapi, Di Maio e Pomante (quest’ultimo, unico dei tre sul terreno di gioco), sconfiggendola, a sorpresa, in casa propria, nonostante l’inferiorità numerica per un’abbondante mezz’ora.

Il tutto, in un ambiente a dir poco ovattato, pervaso dalla scelta dei tifosi di boicottare lo stadio, in segno di protesta contro la società.

Poco realistici, a tratti finanche spettrali gli spalti semivuoti e poco rumorosi, con quelle rare grida che la facevano sembrare quasi una gara a porte chiuse. Stadio disertato pure dagli scolari invitati dalla società: agli intimissimi tra i sostenitori di casa si sono aggiunti gli scarni supporter abruzzesi. Pochi, a dire il vero, data la loro posizione in classifica.

Ultimo posto abbandonato dopo la seconda vittoria in fila – pur essendo chiaro che L’Aquila abbia sottovalutato l’incontro -, prima gara senza subire reti (senza, quindi, andar sotto nei primi 5 minuti): rossoneri non più … invisibli! Qualche ombra e tante luci per la formazione di Gaetano Fontana che, contrariamente al solito, non c’ha messo del proprio a spianare la strada all’avversario, una costante poco randomica in questo terzo di campionato. Sugli scudi l’estremo di casa Russo, prontissimo all’occorrenza. E pensare che, a inizio stagione, era partito come terzo portiere!

A corollario di una domenica anomala, impregnata di silenzi nel giorno della prima vittoria casalinga, a mò di disco rotto si rinnova la nostra litania alla profonda riflessione, seguita però, a stretto giro di posta, da un’accorata, perentoria azione.

La vita è adesso, ma il futuro arriva in un attimo, pertanto va capito in maniera solerte cosa ne sarà della Nocerina a fine stagione allorchè, decisioni preventive del funzionale Stato di diritto (?!?) a parte, dovranno mettersi su, con preventiva programmazione, dirigenza e formazione dignitose che assicurino sopravvivenza e continuità nella ventura terza serie.

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