Mancano ormai pochi mesi a due importanti tornate elettorali che interesseranno Nocera Superiore e Pagani, entrambe confinanti con la nostra città. Sarà quindi quasi del tutto impossibile che anche i Nocerini (quelli inferiori, come Nicola, ovvero Stefano Satta Flores, ci chiamava in “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, suscitando all’epoca una marea di campanilistiche rimostranze) possano salvarsi da una nuova e massiccia “chiamata alle armi”  alla ricerca dell’ultimo parente od amico che voti in una di queste città.

Anche perché con le modifiche imposte dalla recente legge, il numero di consiglieri in entrambi i comuni diminuirà e per essere eletti saranno necessari più voti.

Ma non è solo questo, il problema. La questione è cosa troveranno i neo eletti in entrambi gli enti: a Pagani, pare ormai acclarato, ci si imbatterà in una situazione dove non si è a un passo dal baratro, ma ben oltre. E’ difficile immaginare nella città di Sant’Alfonso un colpo di reni che, come avvenuto a Nocera grazie al sindaco Manlio Torquato, possa con fatica ma pure con costanza iniziare a far risollevare un bilancio comunale.

Diversa la situazione a Nocera Superiore, dove stando ai numeri del conto finanziario sembrerebbe esserci ancora un avanzo economico piuttosto sostanzioso, che potrebbe permettere una ottima capacità di azione sul territorio malgrado i limiti di stabilità, a volte assurdi per i comuni cosiddetti “virtuosi”.

Ma è proprio questa la domanda che localmente si pongono in tanti: come è possibile che a Nocera Inferiore, con le tante carenze di fondi, il sindaco Torquato trovi ad esempio i soldi per ridare dignità e percorribilità praticamente a tutte le strade cittadine, mentre a Nocera Superiore con tutti i soldi a disposizione e con tante opere già approvate e finanziate le strade siano vistosamente impraticabili, e le opere pubbliche pronte a partire restino inspiegabilmente al palo?

A meno che nella cittadina cuore dell’antica Nuceria non stiano preparando la parata finale che caratterizza tutti i buoni spettacoli pirotecnici, davvero sembra non esserci una risposta accettabile.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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