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I continui latrati degli animali durante le ore notturne, poiché impediscono un adeguato riposo, provocano un danno alla salute che dà diritto al risarcimento

di Danila Sarno

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Gli ululati dei cani del vicino durante le ore notturne impediscono un adeguato riposo e provocano danni alla salute che devono essere risarciti. Così ha statuito la Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 23408 del 2022, confermando la decisione della Corte d’Appello di Caltanissetta che aveva accolto la domanda di risarcimento del danno subito da un uomo in conseguenza dei continui e fastidiosi guaiti, emessi dai cani che i vicini lasciavano per tutta la notte sul terrazzo e sul terreno comune.

A detta del danneggiato, le conseguenze sarebbero state, oltre che personali, anche professionali: l’uomo, infatti, era stato licenziato a causa delle troppe assenze per malattia, dovute allo stress derivatogli dall’eccessiva e prolungata mancanza di riposo.insonnia Il ricorso proposto in Cassazione dal padrone dei cani è stato considerato inammissibile, perché tutti i motivi sollevati dal ricorrente erano volti ad ottenere una diversa rilettura nel merito della vicenda. Una simile rilettura non è però possibile in Cassazione, in quanto il giudizio di legittimità non è un giudizio di merito di terzo grado e non consente di esaminare elementi di fatto già considerati dai giudici dei gradi inferiori. In effetti, il ricorso proposto dal padrone dei cani comportava inammissibili accertamenti di fatto ed “una rivalutazione delle emergenze probatorie, laddove solamente al giudice di merito spetta individuare le fonti del proprio convincimento e a tale fine valutare le prove, controllarne la attendibilità e la concludenza, scegliere tra le risultanze istruttorie quelle ritenute idonee a dimostrare i fatti in discussione, dare prevalenza all’uno o all’altro mezzo di prova, non potendo in sede di legittimità riesaminare il merito dell’intera vicenda processuale”.

Dunque, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso e condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali, oltre che al risarcimento dei danni provocati alla salute del vicino.

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