Comincia benissimo l’anno per Dalila, lo stupendo alano che dal 29 dicembre è ospite della struttura retta da Gianna Senatore e soci. Probabilmente è la sorellina di Sansone, ritrovato in pessime condizioni pochi giorni fa
di Enrica Granato
Lieto fine anche per il secondo alano trovato dai volontari dell’Associazione Zoofila Nocerina.
Dalila (questo il nome scelto per lei dai ragazzi del canile di via Carrara D’Amora) è stata segnalata da alcuni cittadini che per circa una settimana l’hanno vista vagare, con una corda appesa al collo, una ferita alla testa (infertole – secondo alcuni testimoni- da un uomo con un bastone, forse spaventato dalle dimensioni dell’animale), confusa e vistosamente denutrita, all’altezza dell’Alveo S.Croce.
A distanza di circa 10 giorni dall’arrivo di Sansone presso la struttura, alano purissimo rinvenuto in condizioni disumane, abbandonato dal proprio padrone che l’ha probabilmente “dimenticato” all’interno di una stalla, senz’acqua né cibo, dunque, l’Associazione ha recuperato una femmina della stessa razza ed anche per questa cucciolona è finita un’odissea durata troppo a lungo. Fino al 29 dicembre, quando finalmente i volontari sono riusciti (intorno alla mezzanotte e dopo ore di tentativi) ad avvicinarla grazie all’aiuto di alcuni cittadini che avevano preso a cuore il caso di questa sventurata.
«Sono arrabbiata ed indignata» commenta Gianna Senatore, responsabile del canile municipale di Nocera Inferiore «Auguro a quel disgraziato che ha abbandonato questa povera creatura di passare un pessimo 2014! I cani non sono uno sfizio da togliersi per poi disinteressarsene: gli alani sono razze pregiate che, oltre ad avere un costo elevato, sono molto delicate. Dalila per giorni ha tentato di sopravvivere cibandosi degli avanzi trovati nelle buste della spazzatura perché non è in grado di procurarsi il cibo da sola e quando l’abbiamo trovata era terrorizzata».
Un ruolo importante è stato quello svolto da Concetta Bruno che per prima ha segnalato la presenza del quadrupede sulla nazionale.
«Inizialmente mi sono messa in contatto con i vigili ma mi hanno detto che non potevano far nulla. Alla fine ho messo la foto dell’alano su Facebook, sulla pagina dell’Associazione Zoofila che è intervenuta tempestivamente. Non ho parole per questa storia: un cane chiede solo amore, ti sta accanto sia nel bene che nel male, non pretende e non ti vorrebbe diverso. Quando qualcuno ha il coraggio di abbandonare il proprio amico peloso, dovrebbe fissarlo negli occhi -gli stessi che fino a qualche ora prima l’avevano guardato con affetto e fiducia- e vergognarsi».
Il bellissimo esemplare di alano femmina ha appena 16 mesi, è dotata di microchip, e si sospetta provenga dalla stessa cucciolata da cui è nato Sansone (da qui spiegato il perché del nome “Dalila”, in onore della coppia biblica). La sua storia, come quella di Sansone, ha commosso cittadini di ogni città e regione d’Italia che si sono mobilitati per inviare al canile cibo e doni per entrambi.