Lamentano giostrine fuori uso e tanta sporcizia i genitori che portano i loro figli nella struttura a ridosso del cavalcavia. E qualche adolescente usa il parco per effusioni fin troppo spinte per il pubblico di bimbi che vi assiste

 

di Enrica Granato

Altalene, cavallucci, scivoli: per i più piccoli, lo spazio ludico di via Domenico Rea è un luogo sacro del divertimento, eppure le mamme non risparmiano critiche sullo stato di abbandono che da qualche tempo caratterizza la struttura. Potenzialmente bella ma un po’ trasandata.
Scivoli rovinati e privi di coperture in gomma alla base,  erbacce e dislivelli nei pressi delle altalene, fontane che si trasformano in acquitrini e rendono la zona circostante pericolosamente scivolosa, tappeti elastici bucati: insomma, il parco giochi sembra un campo minato denso di trappole che penalizza i bambini.
E così i genitori sono “costretti” a visionare e seguire i propri figli su ogni giostrina per evitare che si facciano male o cadano sul terriccio.
«Almeno le altalene funzionano, per fortuna» dichiara la signora Ida Ferrentino «ma un po’ di manutenzione non farebbe male a questo posto. Non sono di Nocera Inferiore e vengo apposta  per portare mia figlia sulle giostre: è un peccato doverle far rinunciare allo scivolo o ai tappeti elastici perché sono fuori uso o pericolosi».
«Mi piace questo posto: lo spazio per far giocare i bambini c’è ed è grande» aggiunge mamma Felicia. «I bimbi possono girare con le biciclette e guardare qualche animale, anche se ne sono rimasti ben pochi. Ma la cosa che mi spaventa è che non ci sono protezioni alla fine degli scivoli, quindi si rischia di sbattere sul terreno. Inoltre, l’erba  tra una giostra e l’altra non è compatta, manca in alcuni punti».
Discorso a parte meritano i tappeti elastici, che risultano squarciati in diversi punti o del tutto privi di rete.
A dispetto di genitori e nonni che si lamentano per le varie carenze, poi, c’è anche chi non fa caso a tutto ciò e di frequente si dà appuntamento in questo posto adatto principalmente agli under 10: si tratta di adolescenti che approfittano dell’intimità delle gradinate (distanti dalle giostrine e da occhi indiscreti) per scambiarsi effusioni (spesso troppo spinte) o fumare, dando un cattivo esempio ai pargoli presenti.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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