Madrina della quarta serata, una disinvolta Lorella Cuccarini. Ad accompagnare sul palco i concorrenti, artisti italiani ed internazionali

Una lunga serata quella di ieri, ma anche una delle più attese del festival: quella delle cover.

I trenta concorrenti in gara si sono esibiti portando sul palco riarrangiamenti di successi della musica italiana e non, accompagnati da diversi artisti del panorama italiano ed internazionale.

A decretare la classifica della serata, c’è stato il voto congiunto di sala stampa, pubblico e radio, che premia al primo posto la performance di Geolier insieme a Gué, Luché e Gigi D’Alessio, in un medley dal titolo “Strade”. Effettivamente, piaccia o meno, il ragazzo rappa perfettamente in sincrono con Gué e Luché e passa poi alla canzone melodica di D’Alessio con disinvoltura. Si vede che l’esibizione è stata studiata e provata. Fanno di fatti una bella figura.

Al secondo posto, l’esibizione di Angelina Mango, accompagnata dal quartetto d’archi dell’orchestra di Roma che canta il successo “La rondine” del padre scomparso; l’amato cantautore italiano Pino Mango.

Evidentemente e comprensibilmente emozionata, forse la canzone non è esattamente nelle sue corde, ma non poteva fare scelta diversa ed omaggiare l’artista che è stato il padre. Emoziona tutti e guadagna il podio.

Terza Annalisa, insieme a La Rappresentante di Lista ed il coro Artemia. Si esibiscono in “Sweet Dreams” degli Eurythmics. Oramai Annalisa non vuole abbandonare questa immagine e allure di donna sexy in reggicalze in tutte le cose che fa. La voce non la tradisce mai, ha talento, è bella e brava, ma sembra di guardare ed ascoltare sempre la stessa cosa. Comunque, piace ed arriva sul podio anche lei.

Al quarto posto Ghali insieme al musicista e produttore tunisino Ratchopper. Porta un medley che è una dedica ai suoi due Paesi di appartenenza: la Tunisia che rappresenta le sue origini e l’Italia dove è nato e cresciuto. Canta un brano in arabo “Bayna” coprodotto insieme appunto a Ratchopper, che tratta il tema del sogno dei migranti di poter avere una vita migliore, poi la sua celebre “Cara Italia” ed infine “L’Italiano” di Toto Cutugno. Una scelta di brani pensata, che è un viaggio ed una dichiarazione di appartenenza. Viene premiato giustamente entrando nella top five.

Ultimo di questa classifica il giovane Alfa insieme a Roberto Vecchioni in “Sogna ragazzo sogna”. Riconoscimento meritatissimo. La canzone emoziona. Le due voci armonizzano benissimo. Il tema è adatto ad un ragazzo con la faccia pulita come Alfa ed il messaggio per la sua generazione (che poi è per i giovani di tutte le generazioni) arriva forte.

Degna di nota anche l’esibizione di Gazzelle e Fulminacci in “Notte prima degli esami”. Classico esempio di scelta azzeccata e ottimo risultato senza esagerare. Le loro voci non sono epiche, ma la canzone è perfettamente nelle loro corde, non strafanno ed armonizzano insieme portando a casa un’ottima performance.

A differenza invece ad esempio dei Santi Francesi con Skin in “Halleluya”. Ecco, bravissimi loro e grandissima Skin. Voci bellissime, ma due timbri e due registri vocali totalmente diversi. Provano a combinarsi, ma forse anche per le poche prove fatte non ci riescono ed ognuno va per conto suo allo stesso momento. La canzone poi è un brano di quelli che vanno sussurrati, invece ad un certo punto sembra una gara a chi urla e raggiunge la nota più alta. Tutto troppo forzato e alla fine non bello come poteva essere.

Madrina della serata, Lorella Cuccarini. L’esperienza alla conduzione rispetto alle sere precedenti si vede. È sicura, elegante e disinvolta.

A salire sul palco altre due signore della tv e del cinema italiano: Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci. Presentano il film di prossima uscita “Volare” con la prima alla regia e la seconda, protagonista.