Il Mondiale 2022 non sarà certo una di quelle edizioni che andranno nel dimenticatoio con facilità, tutt’altro

 

Innanzitutto, è la prima Coppa del Mondo della storia a svolgersi nei mesi invernali: nelle ventuno edizioni precedenti il torneo era sempre iniziato nei mesi estivi per lo più fra giugno e luglio.

Inoltre, dati alla mano risulta essere la rassegna per nazionali mondiali più costosa di sempre, superando di gran lunga quella russa, basti pensare che è fra i nove e i dieci miliardi di dollari la spesa per costruire “solo” i sette stadi in Qatar che ospiteranno gironi e fase finale. Ma se si parla di costi totali, l’edizione “invernale” della Coppa del Mondo fa registrare quasi 220 miliardi di dollari spesi dal Qatar negli ultimi cinque anni per preparare l’intera manifestazione. Nulla comparato con l’edizione russa che pure era stata “ricca”, ma che non superava i 15 miliardi di costi totali per l’organizzazione. 

Ecco perché è interessante andare alla scoperta degli stadi protagonisti di questa manifestazione. Il primo stadio da conoscere assolutamente è il Lusail Stadium, la struttura più grande impegnata per la manifestazione calcistica 2022 e che sta ospitando i vari testa a testa di Qatar 2022 avrebbe potuto accogliere la stessa Italia di Mancini se solo fosse andata avanti nei playoff. Ci gioca però il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Il Lusail Stadium ha una capienza di 80 mila spettatori, e il design ispirato alle “fanar” arabe (lanterne tradizionali) è inconfondibile. Sarà infine lo stadio che ospiterà più partite in Qatar, ben 10. 

Se non avevate mai sentito parlare di stadi al cui interno ci sono suite con inclusi camera da letto e bagno, oltre a un accesso privilegiato alle tribune è perché non siete mai stati allo stadio Al-Bayt nella zona di Al Khawr. Anche questa struttura è ispirata agli elementi tipici del mondo arabo, e il design a forma di tenda beduina in effetti non lascia spazio a equivoci. Con una capienza di 60 mila persone ha ospitato la partita inaugurale dei padroni di casa oltre ad essere stata teatro della finale della Coppa araba fra Tunisia e Algeria nel 2021. C’è poi lo Stadio Internazionale Khalifa da 50 mila spettatori, struttura polivalente e facente parte della zona sportiva di Doha. 

Lo stadio Stadium 974 è tra i meno capienti, può contenere 44 mila spettatori, ma è quello più green: è infatti composto da 974 container, come suggerisce il nome, e verrà completamente smantellato e riciclato dopo i Mondiali di calcio. Il 974 è anche lo stadio dove gioca la seconda squadra con il maggior numero di calciatori italiani al mondiale, e cioè la Polonia che presenta 10 atleti presenti nel nostro campionato. Il meno capiente è invece lo stadio Al-Janoub, che ospita 40 mila posti, e su cui ha messo la propria forma l’affermata “archistar” Zaha Hadid. Anche questa struttura è ispirata a un oggetto arabo, e più precisamente le imbarcazioni “dau”. Lo stadio Ahmed bin Ali vedrà poi sul proprio manto erboso protagonista il Giappone, la Germania, il Galles e altre compagini interessanti. Struttura da 44 mila posti, è uno dei pochi stadi non costruiti ex-novo per il Mondiale, bensì ristrutturato. C’è infine lo Stadio Al-Thumama, che si trova nell’omonimo distretto nella provincia di Doha, e in tal caso è il copricapo tradizionale arabo, la shashia, ad aver ispirato il disegno della struttura che può contenere 45 mila spettatori a sedere. 

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