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Con una decisione storica, la Corte costituzionale ha stabilito che la prole dovrà assumere quello di entrambi i genitori nell’ordine da loro stabilito, salvo che essi concordino nell’assegnarne uno solo

di Danila Sarnoanagrafe

Per la Consulta sono incostituzionali tutte le norme italiane che prevedono l’automatica attribuzione del cognome del padre ai figli (siano essi adottivi, nati nel matrimonio o al di fuori di esso). Si tratta di una pronuncia storica che, almeno per quanto riguarda la scelta del cognome dei figli, pone uomini e donne sullo stesso piano, allineando la normativa italiana a quella comunitaria.

Infatti, alla luce della decisione della Corte Costituzionale (di cui verrà depositata sentenza nelle prossime settimane), il legislatore dovrà adottare tutti i provvedimenti necessari per dare attuazione alla regola per la quale “il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine stabilito dagli stessi, salvo che essi concordino nell’assegnare solo il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine dei cognomi, il giudice potrà intervenire applicando quanto previsto dall’ordinamento italiano”. Più precisamente, la Consulta ha ritenuto costituzionalmente illegittima sia la norma che non consente ai genitori di assegnare alla prole, di comune accordo, il solo cognome della madre, sia la norma in base alla quale il bambino deve assumere automaticamente il cognome del padre e non quello di entrambi, qualora i genitori non pervengono ad un accordo. genitori e figliCome reso noto dall’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, le suddette disposizioni contrastano con gli articoli 2,3 e 117 comma 1 della Costituzione (quest’ultimo a sua volta impone il rispetto degli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo). I giudici, infatti, hanno ritenuto che l’attribuzione automatica del cognome paterno sia discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio. I genitori devono poter effettuare la scelta del cognome in condizioni di parità, per tutelare al meglio l’interesse del bambino, essendo il cognome un elemento fondamentale dell’identità personale. 

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