Una nuova nascita per il tratto ferroviario di Codola, tra i comuni di Nocera Inferiore e Castel San Giorgio. Riemerge dagli arbusti il primo tunnel ferroviario d’Italia
di Anita Ferraioli
La “galleria dell’orco” ha il primato di essere il primo traforo ferroviario d’Italia realizzato.

Il nome deriva dal cosidetto “Passo dell’orco“, situato lungo la “montagna spaccata”, tra i Comuni di Nocera Inferiore e Castel San Giorgio. Dopo anni di abbandono, a settembre di questo anno, finalmente sarà nuovamente in uso dopo i lavori di elettrificazione. Chiusa dal 2012, la tratta è stata abbandonata decadente tra le sterpaglie e numerosi furti di rame e con essa anche la galleria ferroviaria cui ci riferiamo. Fu inaugurata nel 1858, sebbene i treni iniziarono a transitarvi nel 1861.
Realizzata lungo la tratta Sarno-Mercato San Severino era parte di un progetto ben più ampio del Regno borbonico.
Ad occuparsi dei lavori del progetto fu l’ingegnere francese Armand Bayard de la Vingtrie e il primo tratto del disegno ferroviario visionario ad essere terminato ed inaugurato nel 1839 fu quello di Napoli-Portici.
Nel 1844 quello di Napoli-Nocera, in questo modo si creava un collegamento con le zone vesuviane costiere e le industrie di Angri e Scafati. passo dell orcoQuando anche Sarno divenne un polo industriale fu realizzata la tratta Napoli-Nola (via Cancello) realizzata nel 1846, successivamente prolungata fino a Sarno, per poi proseguire verso Mercato San Severino. Ma perchè “galleria dell’orco”? Come detto precedentemente il nome è riferito al passo in cui insiste in traforo.
Secondo la tradizione, il passo fu attraversato dal condottiero cartaginese Annibale per assediare Nuceria Alfaterna durante la seconda guerra Punica. In realtà è un mausoleo di epoca romana a darne il nome, infatti si tratta proprio di un passo che permetteva di raggiungengere la città di Nuceria attraverso una diramazine dell’antica via Popilia.
Oggi, dopo secoli di storia e dopo anni di abbandono, la galleria ritornerà alla sua originaria funzione e sarà attraversata da rotabili elettrici.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza ultra quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. È consigliere regionale campano dell'Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani (APEI) con delega all'autonomia. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento