Inizia il periodo di reclusione dei cardinali per la nomina del successore di Francesco. Di seguito una breve guida tra votazioni, papabili e curiosità: sapevate che anche un laico può diventare pontefice?

Mancano poche ore all’inizio del conclave che eleggerà il duecentosessantasettesimo papa della chiesa cattolica. Dopo la scomparsa di Francesco, al secolo Jorge Maria Bergoglio, lo scorso 21 aprile, i cardinali elettori sono ora chiamati a scegliere chi lo succederà. 

Archiviate le liturgie successive alla scomparsa del pontefice, tra funerali, novendiali e riunioni preliminari tra i porporati, da oggi si fa sul serio. Vediamo cosa succederà. 

Stamattina i cardinali si sono riuniti per un momento di preghiera con la messa Pro Eligendo Pontifice nella basilica di San Pietro celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re.  Nel pomeriggio si terrà la processione verso la Cappella Sistina: il maestro delle celebrazioni, monsignor Diego Ravelli, pronuncerà la formula “Extra omnes”, tutti fuori. Da quel momento in poi non potranno esserci più contatti con il mondo esterno, fino alla scelta del pontefice. A proposito di conclave, il nome deriva dal latino cumclave e si rifà a un episodio storico: nel 1270, i cardinali furono letteralmente chiusi a chiave nel palazzo papale di Viterbo per scegliere il nuovo papa, dopo che, per oltre due anni non era stato trovato un accordo.

Alle 16:30, dopo che il camerlengo Kevin Farrel avrà verificato il rispetto delle regole coadiuvato da tre cardinali assistenti, inizieranno le operazioni di voto. I votanti sono 133 e hanno diritto di voto non avendo compiuto 80 anni al momento della dipartita o della rinuncia del predecessore. Per l’elezione saranno necessari 89 voti, ovvero la maggioranza dei due terzi. Per il primo giorno è previsto un solo scrutinio il cui esito verrà comunicato con la classica fumata, bianca o, più probabilmente, nera, intorno alle 19. Dal secondo giorno le votazioni saranno quattro, due al mattino e due alla sera: tuttavia le fumate saranno comunque due, una per le votazioni del mattino verso mezzogiorno e una per quella del pomeriggio intorno alle 17:30. 

Curiosità: per colorare le fumate ed evitare ogni dubbio vengono utilizzati dei fumogeni, uno a base di perclorato di potassio, antracene e zolfo per il nero; l’altro per il bianco, composto da clorato di potassio, lattosio e colofonia.

In caso di elezione, la fumata bianca sarà anticipata al momento della scelta: da allora alla cerimonia dell’habemus papam passerà circa un’ora. In quel lasso di tempo il neoeletto, dopo aver accettato la nomina e comunicato il nome papale, nella stanza delle lacrime, indosserà la prima tonaca papale: per andare incontro alle diverse fisicità, saranno a disposizione tre taglie diverse. 

Secondo quanto dichiarato da diversi cardinali le votazioni saranno rapide e, tra giovedì e venerdì, sarà scelto il nuovo papa. Tuttavia, qualora si dovesse protrarre l’incertezza, dopo la trentatreesima o trentaquattresima votazione, si procederà con il ballottaggio tra i due più votati. 

Veniamo ora ai favoriti a soglio di Pietro: in prima linea tra gli italiani, c’è il segretario di Stato Pietro Parolin, seguito dall’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e dal patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Tra gli stranieri in lizza anche l’ungherese Peter Erdo, il francese Jean-Marc Aveline, ilfilippino Luis Tagle, il congolese Fridolin Ambongo Besungu e l’americano Robert Prevost. 

Il nuovo pontefice potrebbe però anche essere un outsider così come capitato con Francesco e Giovanni Paolo II: d’altronde il vecchio adagio parla chiaro “chi entra papa in conclave ne esce cardinale”! 

Chiudiamo questa breve guida al Conclave, con un’altra curiosità: sapevate che non è necessario essere un prelato per diventare papa? Si può essere anche laici. Di fatto basta essere di sesso maschile, essere battezzato nella chiesa cattolica, essere celibe, avere almeno 35 anni e aver studiato all’università dei corsi di su sacre scrittura, tologia o diritto canonico: insomma, la scelta di un cardinale è soltanto convenzionale.

Fabrizio Manfredonia