I Carabinieri hanno ricostruito un episodio avvenuto lo scorso 26 febbraio nei pressi di una yogurteria del centro cittadino
Lo scorso 9 novembre, i Carabinieri della Stazione di Sarno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione e le particolari modalità di controllo mediante braccialetto elettronico, emessa dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato una complessa ed articolata indagine per ricostruire un episodio accaduto in pieno centro a Sarno.
La sera del 26 febbraio scorso, nei pressi di una yogurteria, due giovani, entrambi incensurati, hanno eseguito, con l’ausilio di un terzo soggetto allo stato ignoto, un’azione intimidatoria nei confronti di un altro gruppo di coetanei per ragioni legate ad un precedente dissidio tra le parti, entrando nel noto esercizio commerciale del centro di Sarno, in quel momento pieno di avventori, con l’intento di tirare fuori dal locale i destinatari del gesto, verosimilmente per aggredirli.
Nell’occasione, uno dei due giovani impugnava un fucile che, con allarmante disinvoltura, veniva puntato ad altezza d’uomo contro le persone offese e contro gli avventori e i gestori del locale.
Prima di entrare nella yogurteria, il soggetto che impugnava il fucile esplodeva in aria anche due munizioni, a scopo esclusivamente intimidatorio.
I fatti venivano interamente ripresi dalle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata della zona e gli esiti delle successive indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati attraverso, tra l’altro, l’analisi dei tabulati telefonici, l’acquisizione di informazioni tramite fonti aperte (social network), il sequestro dei telefoni cellulari e dei capi di abbigliamento che gli indagati indossavano la sera del 26 febbraio, rivenuti all’esito delle perquisizioni eseguite dai militari.