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Al via i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche di tre alloggi di via Napoli da destinare a persone con disabilità

Approvato in Giunta il progetto esecutivo per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche per tre alloggi di via Napoli n. 67, individuati come sede del progetto di housing sociale finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’intervento risponde alla Missione 5 “Inclusione e coesione” del PNRR, in particolare all’Investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” e mira ad allargare all’intero territorio nazionale la progettualità per la “vita indipendente” e per il “dopo di noi”, accelerando il processo di de-istituzionalizzazione dei servizi sociali. Il costo dell’intervento deliberato in giunta ammonta a 200.000,00 euro, somma che trova copertura finanziaria grazie ai fondi del progetto Next Generation dell’Unione Europea, che ha riconosciuto un finanziamento complessivo di 715.000,00 euro al Comune di Nocera Inferiore, capofila dell’Ambito Sociale S01-1. «Attraverso il gruppo appartamento si ricostituisce un ambiente di tipo familiare nel quale il disabile è seguito dagli operatori, attraverso un progetto educativo individualizzato finalizzato all’acquisizione graduale di autonomia nelle attività̀ quotidiane» spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Federica Fortino.
«L’intervento è inserito nel programma triennale delle Opere Pubbliche 2023/2025 e risponde all’esigenza di creare in città percorsi di autonomia abitativa per persone con disabilità, già sperimentate in Italia con ottimi riscontri» dichiara la consigliera delegata all’analisi e al monitoraggio dei fondi e flussi finanziari per le prestazioni sociali, Annarita Ferrara. Nello specifico il progetto finanziato prevede la presa in carico dodici beneficiari che saranno inseriti all’interno di un percorso globale, primariamente finalizzato all’autonomia abitativa e alla formazione professionale e lavorativa. Tre le linee di intervento: la definizione e attivazione del progetto individualizzato; l’autonomia abitativa, con l’adattamento degli spazi tramite domotica e assistenza a distanza; l’inserimento lavorativo, per lo sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto e lavoro anche a distanza.
«Ciascun appartamento potrà essere abitato da un massimo di sei persone e ogni abitazione sarà personalizzata grazie a strumenti e tecnologie di domotica e interazione a distanza, consentendo l’autonomia abitativa di persone con disabilità» precisa il presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali, Alfonso Romano.
«La proficua collaborazione tra i Comuni dell’Ambito Sociale S01-1 ci sta consentendo di intercettare fondi importanti per accedere a progetti di grande rilevanza. Siamo onorati, come ente capofila, di poter attivare un programma sperimentale di housing sociale per persone con disabilità» afferma il Sindaco Paolo De Maio.