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La minoranza si scaglia contro il sindaco: “Non prende alcun provvedimento”. Ma nel pomeriggio De Maio terrà una conferenza stampa per chiarire la posizione dell’Amministrazione sulla questione

Da questa mattina a Nocera Inferiore non si parla d’altro, tra il disappunto di molto cittadini. La vicenda delle Social card riconosciuta a tre membri della Giunta comunale è finita anche sulle pagine del quotidiano nazionale “Il Fatto Quotidiano” generando indignazione e polemiche. «Il vicesindaco e l’assessore con la Social card in tasca» recita il titolo dell’articolo che elenca diversi politici locali campani finiti tra i beneficiari del sussidio. E tra loro, a Nocera Inferiore, il vicesindaco Umberto Iannotti e gli assessori Renato Guerritore e Mimma Lamberti, finiti nel polverone insieme a tutta l’Amministrazione e al sindaco, accusato dalla minoranza di essersi trincerato in un assordante silenzio. Il sindaco De Maio però ha convocato una conferenza stampa nel pomeriggio per chiarire la posizione dell’Amministrazione sulla vicenda. Questo il comunicato firmato dai membri dell’opposizione – D’Acunzi, D’Alessandro, Giordano, Iannello, Odoroso e Romano – che riportiamo integralmente:

Stamattina i Nocerini hanno avuto un amaro risveglio. La nostra amata Città sbattuta in prima pagina su un quotidiano nazionale per le gesta di alcuni amministratori comunali. Ben 3 assessori su 7 risultano indigenti, sono stati inseriti dall’INPS tra gli aventi diritto della carta solidale destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e, fatto gravissimo sul piano morale, l’hanno ritirata, facendo in modo che non fosse assegnata ad altri “veri” bisognosi. Professionisti che da più di 1 anno ricevono un’indennità di carica di tutto rispetto pagata con i soldi dei Nocerini e che, ciò nonostante, hanno ritenuto di dover ritirare anche una carta prepagata da 382 euro per acquistare pane, latte, farina …, togliendola ad altri Nocerini bisognosi. Noi crediamo che tutto ciò sia indecente. L’avere ritirato la carta solidale denota la mancanza assoluta di senso civico ed etico, l’utilizzo di una carica pubblica in maniera totalmente contraria a quanto previsto dalla nostra Costituzione, che impone che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Ritirando la carta si è letteralmente tolto il pane dalla bocca di chi è realmente bisognoso e non percepisce alcuna indennità per la carica assessorile. E, magari, dopo averla ritirata si è pure andati per settimane in vacanza, al mare, tanto da tornare al Comune belli abbronzati e riposati dalle fatiche amministrative pre-estive.

Avevamo chiesto un intervento immediato da parte del Sindaco, ritirando le deleghe agli assessori pseudo- indigenti, ovvero indigenti-con-l’indennità-da-assessore, che non solo risultano nell’elenco dei beneficiari della carta solidale INPS ma che hanno avuto anche la faccia tosta di andarla a ritirare, sebbene ora qualcuno di loro adesso dichiari falsamente ai giornalisti di “non sapere” e forse si prepari a dire che la devolverà in beneficenza. Cosa che non si può fare una volta ritirata, essendo strettamente personale l’utilizzo della carta.

Non era e non è una caccia alle streghe. È una pulizia dalle streghe. Una ripulitura morale di una Giunta che per quasi la metà mostra di essere composta di soggetti che della carica assessorile campano, non dichiarando altri redditi degni di nota. Una Giunta senza competenze, con assessori che vivono di politica e che, probabilmente, pensavano che per 5 anni potevano contare su un congruo “stipendio”.

Ma tutto questo non è ammissibile. Non è onorevole. Non è consentito per rispetto dei nostri concittadini. La politica non è il luogo degli interessi personali, ma un servizio per la collettività. Perciò la nostra non era e non è una lotta a chi, non avendo un reddito adeguato, non potrebbe ricoprire incarichi politici elettivi. Era ed è una denuncia a chi non assolve con moralità il ruolo pubblico per il quale è stato scelto dal Sindaco.

Finora il Sindaco si è trincerato in un silenzio assordante, non accorgendosi delle “streghe che lo circondano”, e non comprendendo che questa vicenda potesse assurgere alla cronaca nazionale in modo da arrecare un danno di immagine alla nostra Città e alla sua intera Amministrazione. E nessun cenno di vita neppure dai partiti e dalle liste che sostengono il Sindaco e la sua Giunta.

Adesso non sono più tollerati tentennamenti. Il Sindaco intervenga con la revoca degli incarichi agli assessori indegni, altrimenti dimostra di essere anche lui complice di tanta scelleratezza”.