Ultim’ora: addio alle pizze a domicilio | L’Italia ha deciso: ILLEGALI in quanto concorrenza sleale

Ultim’ora: addio alle pizze a domicilio | L’Italia ha deciso: ILLEGALI in quanto concorrenza sleale

Fattorino pizza (pexels) risorgimentonocerino.it

Bisogna dire addio per sempre a chi ci porta la pizza a casa: l’ultima stoccata decisiva del governo sul Delivery.

Il cibo d’asporto è stata una delle più grandi rivoluzioni sociali degli ultimi vent’anni. Con un semplice clic si può ricevere a casa una cena completa, risparmiando tempo e discussioni su chi dovrà cucinare. Le pizze, in particolare, hanno rappresentato per milioni di italiani il simbolo della comodità.

Un pasto caldo, condivisibile e sempre pronto a salvare serate improvvisate tra amici o momenti familiari di relax. Durante la pandemia, quando i ristoranti erano chiusi e le strade deserte, il delivery è diventato una risorsa vitale. Non solo per chi non poteva uscire di casa, ma anche per i piccoli locali.

Questi hanno potuto continuare a lavorare grazie alle consegne a domicilio. È stato un modo per mantenere viva una parte importante dell’economia italiana, quella fatta di pizzerie, rosticcerie e cucine di quartiere. Certo, non senza mettere in pericolo i fattorini. Adesso, la situazione cambia.

Prenotazione online

In pochi anni, insieme ai fattorini che portano il cibo a casa tua, le app di delivery hanno cambiato le nostre abitudini. Servizi come Just eat, Glovo e Deliveroo sono entrati nel linguaggio comune, rendendo la consegna del cibo un gesto quotidiano.

Oggi possiamo monitorare il tragitto del fattorino in tempo reale, sapere quando il nostro ordine è in arrivo e persino lasciare una recensione. La tecnologia ha reso tutto immediato, trasformando la cena in un’esperienza digitale tanto quanto gastronomica. Nonostante i fattorini non vivano di protezione sindacale.

Glovo (pexels) risorgimentonocerino.it

Addio al delivery

Tuttavia, dietro questo sistema apparentemente perfetto, si nasconde un lato oscuro che ha spinto le autorità a intervenire. A Como, la polizia ha smascherato un finto fattorino che utilizzava la copertura delle consegne a domicilio per spacciare droga. Il giovane, 25 anni e senza fissa dimora, è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dopo essere stato seguito mentre effettuava consegne sospette.

Durante il controllo, gli agenti hanno trovato nel suo veicolo quindici grammi di cocaina divisi in diciassette dosi, hashish e 65 euro in contanti, considerati il provento dello smercio. Il presunto fattorino è stato trattenuto in questura in attesa del processo. In tutto ciò, si tratta di un irregolare sul territorio italiano, per cui la sua situazione passerà all’ufficio immigrazione. Non è insolito per gli immigrati ricorrere all’illegalità, in un sistema politico che li colpisce, li criminalizza e non li tutela aprioristicamente al momento dello sbarco. Comozero.it ha diffuso la notizia.