Meloni contro Salvini, il passo falso del Governo che rischia di farli saltare | la maggioranza trema in queste ore

Meloni contro Salvini, il passo falso del Governo che rischia di farli saltare | la maggioranza trema in queste ore

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Il vicepremier boccia gli aiuti a Kiev e attacca l’Europa, mentre la premier conferma l’impegno con Zelensky: ora il governo trema davvero

La tensione tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini non è più un rumore di fondo: questa volta la crepa è netta, pubblica e potenzialmente esplosiva per gli equilibri della maggioranza.
Al centro dello scontro, ancora una volta, la linea italiana sulla guerra in Ucraina. Da un lato la premier, che dopo il faccia a faccia a Roma con Volodymyr Zelensky ribadisce la continuità del sostegno a Kiev. Dall’altro, Salvini, che davanti alle telecamere di Rete 4 si smarca completamente dal governo e dice no al rifinanziamento degli aiuti.

«L’Italia continuerà a fare la propria parte», afferma Palazzo Chigi in una nota ufficiale.
«Io non tolgo soldi alla sanità per una guerra persa», ribatte il leader della Lega.
Una distanza politica che non era mai stata così evidente dall’inizio della legislatura.

Nell’intervista a 4 di Sera, Salvini usa toni durissimi. Ricorda le “centinaia di migliaia di morti”, parla di un costo complessivo di 300 miliardi di euro e cita la posizione di Donald Trump: «L’anno prossimo gli Stati Uniti non tireranno fuori un centesimo. Se l’Europa vuole continuare, paghi lei. E parliamo di 140 miliardi».
Poi l’affondo: «Io non tolgo risorse alla sanità per prolungare una guerra persa».

Il vicepremier sostiene inoltre che esista un “piano” proposto da Trump e invita a lasciare che siano Washington e Mosca a trovare un accordo. Quindi attacca Bruxelles: «Qualcuno vuole continuare per difendere poltrone e postazioni».
E chiude con una frase destinata a far discutere: «Napoleone e Hitler non hanno piegato la Russia. Meglio sedersi al tavolo il prima possibile».

Meloni non arretra: “Italia al fianco di Kiev, serve una pace giusta”

Mentre Salvini lancia strali in diretta TV, da Palazzo Chigi arrivano toni istituzionali e totalmente opposti.
La premier ha ribadito a Zelensky la solidarietà al popolo ucraino e la volontà dell’Italia di continuare a contribuire alla difesa e alla ricostruzione del Paese.

Nel comunicato si sottolinea la necessità di garantire sicurezza contro future aggressioni e mantenere la pressione diplomatica su Mosca affinché accetti un negoziato credibile.
Viene anche ricordato il ringraziamento di Zelensky per l’invio delle forniture energetiche d’emergenza inviate da Roma.

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Verso lo scontro politico: maggioranza in agitazione

Il colloquio tra Meloni e Zelensky ha affrontato anche lo stato del processo negoziale e i possibili sviluppi diplomatici.
Da Palazzo Chigi emerge un messaggio chiaro: nessun cambio di rotta.
Ma le parole di Salvini disegnano una frattura profonda proprio sul dossier più delicato della politica estera italiana.

Il contrasto tra premier e vicepremier alimenta ora un forte dibattito dentro la coalizione, dove cresce la preoccupazione per l’immagine di un governo diviso su un tema cruciale.
E mentre la linea ufficiale resta schierata con Kiev e con gli alleati europei e atlantici, la posizione di Salvini rende evidente che la maggioranza non parla più all’unisono.

Un segnale che potrebbe pesare negli equilibri politici dei prossimi mesi, proprio mentre il conflitto in Ucraina entra in una fase decisiva e l’Italia è chiamata a fare scelte tutt’altro che simboliche.