Maltempo nell’Agro e protesta studentesca ad Angri per il freddo a scuola

Maltempo nell’Agro e protesta studentesca ad Angri per il freddo a scuola

L’Agro nocerino-sarnese è stato colpito da una violenta tempesta di vento e pioggia. Numerose squadre dei vigili del fuoco della provincia di Salerno sono intervenute per rimuovere alberi caduti e affrontare altre situazioni di pericolo. Sebbene non si registrino feriti tra i cittadini, quattro pompieri hanno riportato lesioni durante le operazioni di soccorso, tre a Nocera Inferiore e uno a Sarno, necessitando di cure ospedaliere. Contemporaneamente al maltempo, il gelo ha reso difficoltose le lezioni per molti studenti, costretti a frequentare le aule scolastiche con temperature rigide a causa del malfunzionamento del riscaldamento. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giustino Fortunato” di Angri hanno manifestato il loro disagio organizzando una protesta pacifica presso il municipio. Hanno incontrato il sindaco Pasquale Mauri, il quale si è immediatamente impegnato a risolvere la situazione, garantendo il suo appoggio e contattando personalmente i tecnici provinciali incaricati della manutenzione. La tempestività dell’intervento ha portato alla riparazione degli impianti di riscaldamento nella stessa giornata. Un rappresentante d’istituto ha sottolineato l’importanza del supporto del sindaco, nonostante la competenza sulla manutenzione degli istituti superiori sia di esclusiva pertinenza della Provincia di Salerno. Il primo cittadino ha coordinato la comunicazione con l’Assessore provinciale Nunzio Carpentieri, che ha attribuito il disguido a una mancanza di comunicazione tra scuola, uffici provinciali e ditta appaltatrice, impegnandosi a inviare i tecnici in giornata. Il sindaco Mauri ha assicurato il suo costante sostegno, mettendo a disposizione il proprio numero di telefono agli studenti. La protesta si è conclusa positivamente, ma problemi analoghi, con freddo e allagamenti, sono stati segnalati anche in altre strutture scolastiche della provincia, a Roccapiemonte e presso l’Università di Fisciano, evidenziando criticità strutturali diffuse nel sistema di istruzione locale.