Il centrodestra si sfalda e tramonta l’ipotesi Alberti Casellati; nel secondo scrutinio trionfa Mattarella con 336 voti, ma il quorum resta lontano
Ennesimo giorno di trattative per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, visto che a nulla sono serviti i due scrutini di ieri; nella giornata odierna si ricomincerà alle 9:30 e poi di nuovo alle 16:30. Persiste lo stato di confusione a Montecitorio e nessun nome sembra mettere d’accordo tutti, tant’è che l’ipotesi Mattarella bis non sembra più essere una chimera.
Il primo giorno di doppia votazione si è concluso con un altro nulla di fatto: la quinta si è svolta all’insegna della divisione e nonostante il centrodestra sia andato alle urne con l’intenzione di votare compatto Elisabetta Alberti Casellati, attuale presidente del Senato, alla fine i voti sono risultati appena 382 a fronte di 453 elettori della coalizione; i 71 votanti “traditori” sarebbero da ricercare tra le file di Forza Italia. Nel medesimo turno di votazione Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Leu hanno scelto la via dell’astensione.
La più votata della mattina di ieri è stata comunque la Casellati, seguita da Sergio Mattarella con 46 voti e Nino di Matteo con 38. Soltanto 3 voti per Mario Draghi e 2 per Elisabetta Belloni. Da segnalare la polemica sollevata dal PD sulla presenza della Casellati durante lo spoglio.