Aiutare senza guadagnare: c'è anche un pizzico di egoismo
«Alla base di ogni azione volontaria c’è sempre una ricompensa in cambio dell’aiuto offerto che sia denaro, approvazione sociale o necessità di provare sollievo» afferma Marianna Serio, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale
di Federica Pepe
Dal gruppo caritas, nel contesto parrocchiale, alle aste di beneficenza, in quello sociale, dal volontariato negli ospedali, ai semplici “favori” quotidiani: da sempre si è fatto senza ricevere nulla in cambio!
Ma perché si è disposti a ritagliare del tempo della propria vita per far qualcosa che non ripaga concretamente? Chissà per quale ragione si crede facilmente che l’uomo agisca in virtù di un guadagno! Proviamo a parlarne con un’esperta, la dottoressa Marianna Serio, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale specializzata in psicologia giuridica.