Vigilia di Natale, festeggiarla per strada è il modo più giusto?
Le considerazioni di un non più giovane nocerino che ora vive fuori città: «Chi davvero beneficia di queste cose? E a chi resta bloccato in casa chi ci pensa?»
di Nino Maiorino
La vigilia di Natale l’ho festeggiata, come di consueto, a casa di mia figlia a Nocera Inferiore, in una traversina di via Barbarulo, nel cuore della city.
Per giungere a destinazione ho dovuto attraversare, con l’aiuto di un cortese vigile, una folla variopinta di persone di ogni età, che cantavano, ballavano, bevevano, vociavano.
Una folla che “vuole” stare per strada a fare baldoria, ad assaggiare improbabili fritture, seduta su scomodi sediolini o panche, o magari a ballare in maniera disarticolata, guidata da una musica… musica? Ma cosa dico! Solo rumori, assordanti, accettabili da chi è disponibile alla sordità perenne verso la quale, continuando così, si avvia.