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il Nuovo Risorgimento Nocerino

 

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Nella sede Asl di via Federico Ricco, presso il teatro agli Olivetani, si è parlato di sicurezza dei lavoratori in rapporto alla “Sindrome delle apnee notturne” 

di Fabrizio Manfredonia
Si è tenuto nel pomeriggio, in via Federico Ricco , un convegno sulla correlazione tra performance lavorativa e “O.S.A.S.” ovvero la  “sindrome delle apnee notturne nel sonno”, incontro fortemente voluto e moderato dal dottor Domenico Della Porta, direttore del “Dipartimento Prevenzione” dell’ASL di Salerno. Ma cosa sono le “O.S.A.S.”?

L’acronimo, che sta per “Obstructive Sleep Apnea Syndrome” fa riferimento ad un disturbo che riguarda due milioni di italiani e che consiste nella riduzione o sospensione del flusso d’aria durante il sonno, di fatto pregiudicando la qualità dello stesso con conseguente sonnolenza diurna che soprattutto in ambito lavorativo può portare a distrazioni, errori e possibili conseguenze drammatiche e in certi casi fatali per il lavoratore e i soggetti ad esso collegati. IMG 0492 Il dottor Armando Masucci, direttore “U.O.C Medicina Preventiva, Igiene Ambientale e Radioprotezione” dell’“Azienda Ospedaliera R.N. San Giovanni Moscati” di Avellino, ha parlato di apnee notturne innanzitutto come malattia sociale, poco conosciuta e considerata anche se perfettamente curabile. La mancata informazione sulla patologia in esame, secondo Masucci, porta a gravi conseguenze per il lavoratore soprattutto in alcuni specifici lavori quali il tassista, autotrasportatore o autista in virtù della conseguente sonnolenza dei soggetti in orario lavorativo. Masucci ha perciò auspicato una maggiore sensibilizzazione a tutti gli organi di controllo per poter considerare di più questa patologia nonché l’accesso e la permanenza dei soggetti affetti da questo disturbo nel mondo del lavoro. 
Paolo Varesi, dell’ “Associazione Italiana Formatori Esperti Sicurezza sul Lavoro (A.I.F.E.S)”, nel suo intervento, si è detto più volte favorevole ad una maggiore formazione del datore di lavoro su disturbi di questo tipo onde garantire una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro ed evitare lo spaventoso numero delle cosiddette “morti bianche”. IMG 0500A conclusione del convegno le parole del professore Mario Capunzo, direttore del “Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno” che nell’analizzare la questione, ha parlato di un problema di tipo culturale: la sicurezza dei luoghi di lavoro viene vista, secondo Capunzo, quasi come un problema annoso e costoso, da risolvere in modo sbrigativo ed economico.  «La formazione spesso si fa solo “pro forma” o non si fa affatto, nel nostro paese manca la cultura della prevenzione». Diventa necessario allora, sempre secondo Capunzo, investire nella formazione, dialogare con le istituzioni e tutelare al meglio la classe lavoratrice. Nel corso del convegno sono intervenuti anche Antonio Giordano, direttore generale “ASL Salerno” nonché il procuratore della Repubblica Italiana del Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore.

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