fbpx

il Nuovo Risorgimento Nocerino

 

Pin It

Risale probabilmente alle "frictilia" romane l'origine del dolce che, con diversi nomi, è tradizione consumare soprattutto in occasione del Carnevale

 

roberta

di Roberta Di Mauro

Salve amici, ben ritrovati e buon Carnevale a tutti!
Questo martedi grasso va festeggiato come per ogni tradizione che si rispetti, con le chiacchiere, il tipico dolce carnevalesco che in base alla zona assume diverse denominazioni: frappe, crostoli, cenci, galani, bugie e così via.
Le chiacchiere hanno un impasto fatto principalmente con farina, uova, zucchero e liquore, che viene fritto nell'olio o cotto al forno. Ad ogni chiacchiera viene data una forma rettangolare, spesso leggermente girata che dia l'idea di un nodo. Vengono servite spolverizzate di zucchero a velo, o nelle varianti ricoperte di miele o cioccolato o innaffiate con alchermes.
La tradizione delle chiacchiere probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale.

la prima fase della preparazione

 

Gli ingredienti:
500gr di farina 00
4 uova intere
80 gr.di burro sciolto
100 gr di zucchero
scorza grattuggiata di un limone
1 pizzico di sale
mezza bustina di lievito x dolci
una bustina di vanillina
mezzo bicchierino di limoncello (o altro a piacere)

Per prepararle:
Versa sul piano di lavoro la farina, lo zucchero, il lievito e la vanillina; unisci al centro il burro ammorbidito tagliato a pezzetti, la buccia di limone e le uova leggermente sbattute.
Impasta molto bene e unisci il Limoncello, aumentando leggermente la dose se la pasta fosse troppo soda.
Lascia riposare la pasta 15 minuti e poi tirala con il matterello in una sfoglia sottile ma non troppo.
Con una rotellina tagliapasta ricava dalla sfoglia dei rettangoli di 8x12 cm circa.      
Incidi con tagli i rettangoli di pasta e poi intrecciali come preferisci.
Friggi le chiacchiere in abbondante olio finchè saranno ben dorate.
Falle sgocciolare su carta assorbente da cucina e poi... zucchero a velo a volontà. 

Pin It

Sostieni il tuo giornale:
fai una donazione
al Risorgimento Nocerino

Cerca