Come anticipato nelle scorse settimane l’esecutivo continuerà ad allentare le misure anti contagio: presto il Green Pass non servirà. Draghi: «Apriamo tutto al più presto»
Il progressivo miglioramento della situazione pandemica in Italia e la netta riduzione del numero dei contagi consentirà un graduale ritorno alla normalità: è questo quanto emerge dalle parole pronunciate ieri dal premier Mario Draghi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
«Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento - ha detto infatti il presidente del Consiglio- la situazione epidemiologica è in forte miglioramento grazie al successo della campagna vaccinale e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo. Il nostro obiettivo è riaprire al più presto tutte le attività, senza limitazioni».
La prima grande novità riguarda lo stop della quarantena per i viaggiatori che arrivano in Italia dai Paesi extraeuropei: dal primo marzo varranno le stesse regole in vigore per i comunitari e dunque basterà il certificato di vaccinazione, di guarigione, o un test negativo; sempre da martedì prossimo scatterà l’aumento della capienza degli stadi e dei palazzetti rispettivamente al 75% e al 60%.
Seconda data da segnare in calendario è il 10 marzo, quando sarà nuovamente possibile far visita ai propri familiari ricoverati in ospedale e quando si potranno consumare cibi e bevande in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive.