Una parziale vittoria per le vittime della frana di Montalbino a Nocera Inferiore

Una parziale vittoria per le vittime della frana di Montalbino a Nocera Inferiore

La Rete per la difesa del territorio esprime soddisfazione per il rinvio a giudizio di Franco Amato, proprietario della BetonCave, accusato di disastro colposo in relazione alla frana di Montalbino del 4 marzo 2005. Il Giudice Paolo Valiante ha fissato la prima udienza a sette mesi di distanza, suscitando preoccupazione nel gruppo per il rischio di prescrizione, già verificatosi per l’accusa di omicidio colposo. La rete si impegna a sollecitare un calendario processuale più serrato, paragonabile a quello adottato nel caso della frana di Sarno, e a proseguire l’opera di sensibilizzazione della cittadinanza. Questa battaglia, sottolineano gli attivisti, rappresenta una lotta per la giustizia per le vittime e le loro famiglie, ma anche una presa di posizione contro un modello di sviluppo distruttivo del territorio e contro l’inerzia politica locale, dimostrata dall’assenza di costituzione in parte civile da parte di alcuna amministrazione comunale. Si evidenzia, inoltre, la prosecuzione delle attività della BetonCave sul versante di Nocera Superiore, nonostante l’autorizzazione regionale per i lavori di “messa in sicurezza” sia oggetto di richiesta di verifica da parte degli enti comunali competenti. La rete si impegna a contrastare l’attività estrattiva fino alla sua completa cessazione, per evitare il ripetersi di eventi tragici come quello del 4 marzo 2005. Questa vittoria, parziale ma significativa, è dedicata alla memoria di Ciro Annunziata, primo denunciante della pericolosità dell’attività estrattiva e figura chiave nella lotta per la giustizia, e si ringrazia l’avvocato Rosario Iannuzzi per il suo impegno professionale.