Un’interpretazione rivoluzionaria della Bibbia: le scoperte di Mauro Biglino

Mauro Biglino, rinomato studioso di storia delle religioni e profondo conoscitore dell’ebraico antico, ha rivoluzionato la nostra comprensione del testo biblico. Incaricato dalle Edizioni San Paolo, un’importante casa editrice italiana legata alla Chiesa cattolica, di tradurre la Bibbia dall’ebraico, Biglino ha poi scelto di pubblicare le sue scoperte, rompendo i legami con l’istituzione religiosa. La sua analisi, rigorosamente esegetica, si basa sul Codice Masoretico di Leningrado, un prezioso manoscritto del 1008 d.C. già vocalizzato, offrendo una traduzione letterale priva delle interpretazioni soggettive tipiche di testi più antichi, in cui le vocali andavano ricostruite. Contrariamente all’interpretazione tradizionale, che spesso considera certi passi come metafore o allegorie, Biglino propone una lettura più letterale, rivelando significati sorprendenti. Secondo le sue conclusioni, la Bibbia narra una storia di manipolazione genetica da parte di esseri extraterrestri, gli Elohim, identificati con gli Anunnaki sumeri. Questo racconto include: la creazione dell’umanità tramite ingegneria genetica; l’esistenza di macchine volanti (“carri di fuoco”); un legame diretto tra gli Elohim e la Sumeria; la realtà dei giganti e l’accoppiamento con gli umani; la longevità sproporzionata dei patriarchi, attribuibile agli interventi genetici; la natura fisica degli “angeli”; una versione differente dei Dieci Comandamenti; e la distruzione di Sodoma e Gomorra mediante armi non convenzionali. In sostanza, Biglino rivela un creatore cosmico diverso dallo Jahvè biblico, descrivendo quest’ultimo come un Elohim in carne ed ossa, assetato di oro, e protagonista di una storia molto più complessa e letterale di quanto tradizionalmente ritenuto. La sua ricerca solleva interrogativi fondamentali sulla genesi dell’umanità e sulla vera natura dei testi sacri.