Il pensionamento del vicequestore Moja: una carriera illustre conclusa a Milano

Il pensionamento del vicequestore Moja: una carriera illustre conclusa a Milano

Il dottor Enrico Moja, vicequestore di Nocera Inferiore, termina la sua illustre carriera nel corpo di polizia, andando in pensione per limiti di età a partire da domani. Ricordato per il suo impegno instancabile nella lotta contro la criminalità organizzata, Moja ha combattuto contro la camorra cutoliana e, in seguito, contro la Nuova Famiglia e il clan Galasso durante anni difficili e cruciali. La sua dedizione gli è valsa encomi solenni e riconoscimenti da parte di importanti figure della Polizia di Stato, tra cui i Questori Masone, Manganelli, Pansè e Gabrielli. Oltre all’esperienza a Nocera Inferiore, Moja ha ricoperto importanti ruoli a Aversa come vicequestore e a Potenza e Salerno come questore vicario. Dopo un periodo significativo ad Arezzo, dal giugno 2013 al settembre 2016, si è concluso la sua carriera a Milano. Sebbene alcune voci colleghino il suo trasferimento a Milano a una manifestazione del febbraio 2016 davanti alla residenza del padre della sottosegretaria Boschi, avvenuta ad Arezzo mentre Moja era questore, lui stesso nega qualsiasi collegamento, affermando di non avere prove a sostegno di tali affermazioni. Il sessantatreenne Moja, le cui origini familiari risiedono a Roccapiemonte, si gode ora la meritata pensione, ricevendo gli auguri di personaggi illustri del panorama giornalistico come Gigi Di Mauro e Umberto Belpedio, stimato professionista con collaborazioni a testate quali “Il Roma” e “Il Giornale di Napoli”. Nonostante il pensionamento, Moja mantiene la sua proverbiale energia e, come riportato da “Libero”, promette di affrontare nuove sfide, alludendo a possibili commenti sulla vittoria dei “No” al referendum di Laterina, riservandosi di svelare i suoi pensieri dopo il 1° luglio.