Successo travolgente di Erasmus+: oltre due milioni di partecipanti negli ultimi due anni

Successo travolgente di Erasmus+: oltre due milioni di partecipanti negli ultimi due anni

Il programma Erasmus+, faro di scambi culturali e formativi per giovani e adulti europei, celebra trent’anni di attività. In tre decenni, nove milioni di studenti hanno beneficiato di questa iniziativa, che dal 2014 ha ricevuto finanziamenti per 14,7 miliardi di euro, incrementando ulteriormente le sue azioni. Nato nel 1987 con l’obiettivo di formare le future élite europee, Erasmus+ si è evoluto in uno strumento chiave per contrastare la disoccupazione giovanile nel continente. Coprendo sei settori – istruzione scolastica, superiore, professionale, formazione per adulti, attività giovanili e sportive – il programma coinvolge giovani dai 13 ai 30 anni, definendo una vera e propria “Generazione Erasmus+”. L’impatto è evidente: 1.300.000 studenti hanno partecipato a programmi di formazione professionale, 1.400.000 a scambi studenteschi, e quasi 4.500.000 hanno usufruito di opportunità universitarie. Il numero di studenti partecipanti è cresciuto esponenzialmente, passando da 3.000 nel 1987 a 347.000 oggi. Nel biennio 2014-2015, l’iniziativa ha coinvolto oltre 291.000 europei, di cui 31.000 italiani. Un dato interessante evidenzia la prevalenza femminile (61%), con un’età media di 24 anni. Erasmus+ si presenta come un’opportunità inclusiva, aperta a tutti coloro che desiderano ampliare i propri orizzonti, scoprendo le ricchezze culturali europee. Nel biennio 2014-2015, l’Italia ha accolto 21.564 studenti Erasmus, provenienti principalmente da Spagna, Francia, Germania e Polonia, ospitati in numerose università italiane, tra cui la Federico II di Napoli e l’Università di Salerno. Isabella Adinolfi sottolinea l’importanza di un’esperienza formativa senza confini, evidenziando il successo di Erasmus+ come programma senza eguali a livello globale. Dal 2014 ad oggi, oltre due milioni di persone hanno partecipato al programma in 33 paesi europei, dimostrando la validità di un’Europa che opera per i propri cittadini.