Ultim’ora: è morta l’app più amata dagli utenti | Da oggi viene spenta per sempre: ci tocca farne a meno
Microsoft chiude l’app Lens a gennaio, scatenando la protesta degli utenti. Scopri perché il colosso ha preso questa decisione e quali alternative restano disponibili.
App più amata (pexels) risorgimentonocerino.it
La notizia della sua imminente chiusura ha scatenato una reazione vigorosa in rete. Gli utenti, sorpresi da tale decisione, hanno espresso il loro malcontento attraverso numerosi commenti e attacchi diretti all’azienda. Molti si interrogano sulle motivazioni dietro una scelta così drastica, ritenendo difficile comprendere un tale epilogo per un servizio così fondamentale e utilizzato.
Perché Microsoft spegne Lens: la decisione del colosso
Microsoft spegne Lens: il gigante della tecnologia rivede le sue strategie.
La decisione di chiudere Microsoft Lens è stata presentata come parte di un processo di “dismissione” avviato già alcuni mesi fa. Sebbene alcune funzionalità siano rimaste attive fino a poco tempo fa, il gigante tecnologico ha chiarito che il supporto all’applicazione cesserà progressivamente. A partire dai giorni intorno al Natale, l’app inizierà a perdere il suo supporto, permettendo ancora la scansione di documenti, ma con funzionalità ridotte. La data fatidica per la sua eliminazione definitiva dal panorama digitale è fissata per il 25 gennaio, rendendola completamente inutilizzabile.
Questa mossa rientra presumibilmente in una più ampia strategia di Microsoft, volta a consolidare i propri servizi e a convogliare gli utenti verso piattaforme integrate. Nonostante la mancanza di una motivazione ufficiale dettagliata, la tendenza è quella di favorire un ecosistema unificato, spingendo gli utenti verso soluzioni “tutto in uno”. È una strategia che, pur mirando all’efficienza interna e alla semplificazione dell’offerta, spesso comporta la sacrificazione di applicazioni standalone molto apprezzate.
Microsoft ha suggerito di indirizzare gli utenti verso Microsoft 365, la sua suite di produttività, come alternativa a Lens. Sebbene Microsoft 365 includa funzionalità di scansione integrate, non offre tutte le opzioni specifiche e avanzate che avevano reso Lens così versatile e indispensabile per la sua vasta base di utilizzatori. Questa differenza di funzionalità è uno dei punti chiave che alimentano la delusione e la resistenza tra la comunità di utenti.
La reazione degli utenti e le funzioni perdute
La reazione degli utenti e l’impatto delle funzioni perdute.
La notizia della chiusura ha provocato una vera e propria ondata di indignazione tra gli utenti, che hanno inondato la rete con critiche e commenti inferociti. Molti hanno definito la scelta di Microsoft “scellerata” e incomprensibile, esprimendo un forte dissenso. La difficoltà maggiore risiede nel dover abbandonare uno strumento efficiente e consolidato per adottare un’alternativa percepita come meno completa e meno intuitiva.
Il principale motivo di frustrazione è la constatazione che l’alternativa proposta, Microsoft 365, pur offrendo alcune capacità di scansione, non è un sostituto pienamente equivalente di Lens. Numerose funzioni specifiche e molto apprezzate di Microsoft Lens non sono presenti nella suite 365. Tra queste spiccano la possibilità di scansionare biglietti da visita e salvarli direttamente in OneNote, una caratteristica estremamente utile per i professionisti.
Inoltre, mancano strumenti di accessibilità avanzati come il tool di lettura ad alta voce e il lettore immersivo, che rendevano Lens un’applicazione inclusiva e versatile. Queste omissioni sono percepite dagli utenti come un grave passo indietro, che compromette l’efficienza e la praticità a cui si erano abituati. La comunità di utilizzatori di Lens si trova quindi di fronte a una decisione irreversibile, costretta a cercare soluzioni alternative o ad adattarsi a un’esperienza meno ricca, alimentando la rivolta digitale contro la decisione del colosso di Redmond.
