“Non lo farò più… Fino a Natale!” Giorgia Meloni spiazza tutti con una scelta inattesa | Intanto gli italiani sono in attesa
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Niente brindisi e zero alcol: la decisione personale della premier diventa un caso politico e accende la curiosità di tutti
Capita raramente che un dettaglio così semplice riesca a catalizzare l’attenzione più di un comizio, ma questa volta è stata la stessa Giorgia Meloni a sorprendere tutti. Nel pieno degli incontri pubblici dedicati alla campagna elettorale del futuro governatore Alberto Stefani, la premier ha spiazzato sostenitori e osservatori evitando con fermezza un gesto che la accompagna da sempre nei momenti conviviali: niente vino, niente birra, niente spritz. “Ho fatto un fioretto”, ha spiegato con naturalezza, lasciando l’intero parterre interdetto e improvvisamente curioso.
Una rinuncia che durerà fino alla settimana precedente al Natale e che la presidente del Consiglio ha scelto come atto personale e spirituale, nel silenzio di chi vive la fede come una dimensione privata ma non nascosta. Una decisione che arriva in un momento di grande esposizione pubblica e che, proprio per questo, ha assunto un significato ancora più forte.
Il fioretto pre-natalizio della premier: un gesto intimo che diventa tema di discussione nazionale
Tra applausi, strette di mano e fotografie, il rifiuto di Meloni di alzare il calice per i tradizionali brindisi ha lasciato tutti senza parole. Non si è trattato di una questione legata alla salute, né di una strategia politica: la premier ha chiarito che la sua è una scelta spirituale, una forma di rinuncia che in passato ha già praticato in periodi come la Quaresima o il mese di maggio, dedicato alla tradizione mariana.
Questa volta, però, il fioretto investe il periodo pre-natalizio, un tempo in cui la premier ha scelto di astenersi completamente dagli alcolici come forma di devozione. Niente cocktail, niente brindisi politici, niente eccezioni: chi la accompagna quotidianamente conferma che la decisione è rigorosa e non è legata a motivazioni politiche, ma a un’intenzione personale che Meloni non ha voluto condividere con nessuno.

Dal paragone con Berlusconi al riserbo sulla motivazione: un gesto che racconta la leader oltre la politica
L’annuncio ha riportato alla memoria i “fioretti” di Silvio Berlusconi, che spesso raccontava con ironia e disarmante sincerità le sue rinunce: niente fumo, niente gioco, perfino niente ballo in alcuni periodi della sua vita. Un parallelismo naturale, tra due figure molto diverse ma accomunate dall’idea che la politica non cancella la dimensione spirituale.
Meloni, però, ha scelto un tono diverso: meno confidenziale, più contenuto, quasi pudico. Nessuno sa quale intenzione personale accompagni il suo fioretto, e dalle stanze di Palazzo Chigi non trapela nulla. Il gesto resta privato, silenzioso, persino enigmatico, ma inevitabilmente diventa un fatto pubblico perché arriva in un periodo politico acceso e sempre sotto i riflettori.
Così la premier continua la sua marcia senza calici alzati, portando avanti il fioretto fino ai giorni che precedono il Natale. Una scelta che non incide sulle attività istituzionali, certo, ma che contribuisce a delineare una parte del suo profilo più personale, quella che raramente emerge e che, proprio per questo, incuriosisce ancora di più.
