Concorso INPS-INAIL, assunzioni a tempo indeterminato e stipendi fino a 30.000 € | Prove semplificate

Concorso INPS-INAIL, assunzioni a tempo indeterminato e stipendi fino a 30.000 € | Prove semplificate

Assunzioni Italia-INPS-risorgimentonocerino.it

Buone notizie per chi sogna un impiego stabile nella Pubblica Amministrazione: è in arrivo il nuovo concorso congiunto INPS-INAIL, che prevede assunzioni a tempo indeterminato e stipendi fino a 30.000 euro l’anno. Il bando, pubblicato nelle scorse settimane, introduce anche una semplificazione nelle prove di selezione per velocizzare le assunzioni entro il 2025.

La procedura è stata pensata per rafforzare gli organici dei due principali enti previdenziali e assicurativi del Paese, che negli ultimi anni hanno visto un crescente bisogno di personale qualificato. Le posizioni riguardano principalmente profili amministrativi, contabili e tecnici, ma non mancano opportunità anche per esperti informatici, giuristi e assistenti di vigilanza. Si tratta di una delle più importanti campagne di assunzioni pubbliche del 2025, con migliaia di posti a disposizione su tutto il territorio nazionale.

Il concorso sarà gestito in modalità telematica, con domande da presentare esclusivamente online attraverso il portale inPA. I candidati potranno scegliere l’ente di preferenza — INPS o INAIL — e la sede più vicina alla propria residenza. Tra i requisiti richiesti figurano il diploma di scuola secondaria o la laurea, a seconda del profilo, la cittadinanza italiana e l’idoneità fisica all’impiego. Per alcuni ruoli è previsto un titolo di studio specifico, come economia, giurisprudenza o scienze sociali.

Le prove del concorso: meno burocrazia, più rapidità

Una delle novità più attese riguarda la semplificazione delle prove. L’obiettivo è quello di abbreviare i tempi di selezione e permettere l’inserimento rapido dei vincitori in servizio. Le prove scritte saranno uniche, a risposta multipla, e si svolgeranno in modalità digitale, con quesiti su diritto amministrativo, contabilità pubblica, organizzazione del lavoro e competenze informatiche di base. È prevista inoltre una prova orale facoltativa per i profili che richiedono competenze specifiche.

L’INPS e l’INAIL hanno confermato che i punteggi ottenuti nelle prove scritte saranno sufficienti per stilare la graduatoria finale, riducendo al minimo la burocrazia e i tempi di attesa. Anche i titoli accademici e le esperienze pregresse potranno contribuire al punteggio, secondo criteri di merito stabiliti dal bando. Le prove si svolgeranno tra gennaio e marzo 2026, e i vincitori potranno prendere servizio già nella primavera successiva.

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Posti disponibili e stipendi previsti

Il concorso prevede centinaia di assunzioni su scala nazionale, con una distribuzione equilibrata tra le sedi centrali e territoriali dei due enti. I profili più richiesti saranno quelli di assistente amministrativo e funzionario, ma non mancano posizioni per tecnici informatici, analisti e consulenti legali. Gli stipendi di partenza variano tra i 24.000 e i 30.000 euro l’anno, con possibilità di avanzamento e premi di produttività legati ai risultati.

Oltre alla retribuzione base, i neoassunti beneficeranno di contratti a tempo indeterminato, buoni pasto, formazione continua e accesso ai piani di welfare aziendale. Le sedi più richieste saranno Roma, Milano, Napoli e Torino, ma non mancano opportunità anche nelle città medie e nei piccoli centri, dove la carenza di personale è più marcata.

Per partecipare, è necessario accedere al portale inPA con SPID, CIE o CNS e compilare la domanda entro la scadenza indicata nel bando. L’iscrizione è gratuita e consente di scegliere più profili compatibili con i propri titoli. L’INPS ha già annunciato che, in base ai risultati, potrebbero essere bandite nuove selezioni nel corso del 2026 per ampliare ulteriormente il personale.

Questo concorso rappresenta un’occasione concreta per chi cerca stabilità lavorativa e crescita professionale nel settore pubblico. Con prove più snelle e stipendi competitivi, l’INPS e l’INAIL si preparano a rinnovare la loro squadra, aprendo le porte a una nuova generazione di dipendenti pubblici pronti a contribuire al funzionamento di due enti fondamentali per milioni di cittadini italiani.