Ho comprato il famoso olio col tappo verde, per poco mi ricoveravano all’ospedale | Peggio dell’olio motore

Quale olio scegliere (Fonte: Canva) - www.risorgimentonocerino.it
Veramente rischiate problemi di salute se consumate l’olio con il tappo verde? Facciamo chiarezza in merito.
L’olio extravergine di oliva è una delle tante eccellenze del panorama alimentare del nostro Paese, indispensabile se si vuole adottare una dieta sana e bilanciata.
Come per tutte le cose, complice anche il prezzo, non tutti i prodotti che vediamo al supermercato sono considerati top di gamma e per il consumatore diventa difficile scegliere l’olio giusto dagli scaffali poiché sono svariati i settori da tenere in considerazione.
Questo alimento simbolo della cultura mediterranea ha diverse caratteristiche in quanto possiamo trovare quello più leggero, quello medio e quello intenso e qui va a gusto del consumatore poiché sceglierà quello che più gli aggrada da utilizzare sia a crudo che in cottura.
Sicuramente la lettura dell’etichetta è il primo fattore da tenere in considerazione perché anche se vedete spot accattivanti in televisione non è detto poi che le olive siano 100% italiane. Per questo non stupisce il fatto che c’è in corso questa polemica in base all’olio dal tappo verde. Facciamo chiarezza in merito.
Come si è svolto il test di Altroconsumo
Prima di parlarvi dei risultati di questo studio e del discorso del tappo verde dell’olio considerato un must have, dobbiamo fare un passo indietro e fare un riepilogo di quanto staremo per dirvi. Come leggiamo da cittapaese.it, Altroconsumo avrebbe svolto una ricerca dove ha esaminato svariati tipi di oli extravergine d’oliva, presenti in vari supermercati e discount. Per stilare questa classifica, il noto sito ha vagliato diversi fattori che si trasformano anche in indicazioni per i cittadini che cercano un modo per acquistare l’olio extravergine di qualità.
In primis, verificate la categoria, poiché l’etichetta deve riportare chiaramente l’indicazione “olio extravergine di oliva”; controllate poi l’origine e la data di quando è stata imbottigliata poiché non dovrebbe superare i 18 mesi per mantenere le qualità del gusto intatta. Il prezzo è anche un’avvisaglia, se troppo basso potrebbe non essere un olio di alta qualità, così come dovreste preferire sempre l’olio in bottiglie di vetro scuro, nonché controllare se presenta certificazioni e affidarvi ovviamente al vostro gusto e olfatto, poiché un olio d’eccellenza lo riconoscete anche del profumo e dal sapore.
Il caos per l’olio dal tappo verde
Come mai c’è chi sui social si è lamentato della qualità dell’olio extravergine di oliva dal tappo verde, la cui caratteristica dovrebbe renderlo più pregiato? Altroconsumo avrebbe svolto uno studio su diversi tipi di olio, venduti dalla grande distribuzione, inclusi quindi supermercati e discount.
Dai loro risultati è emersa la suddetta classifica: al primo posto l’olio extravergine di oliva De Cecco 100% italiano, seguito dall’olio Filippo Berio e Monini Gran Fruttato a pari merito e infine Farchioni, Carapelli e Monini classico. Dunque secondo questa classifica tutti gli altri oli (inclusi quelli col tappo verde) non sono consigliabili allo stesso modo. Ovviamente noi non possiamo essere certi della veridicità delle affermazioni dell’utente sui social in merito ai problemi di salute mostrati, così come non possiamo mostrare giudizi su questi dati riportati e su oli non citati a prescindere che questi abbiano o meno il tappo verde, poiché noi vi abbiamo riportato soltanto la loro classifica, che vi invitiamo a visionare in modo completo sul loro sito. Da qui in poi la scelta sarà vostra.