“Metti 50€ allo specchio e aspetta 10 secondi” | Don Paolo fa l’esperimento ma rimane sconvolto: “vedo il Diavolo”

Don Paolo (freepik) risorgimentonocerino.it
Nessuno poteva immaginarlo, ma puoi verificare tu stesso se è vero. L’esperimento dei 50 euro è inquietantissimo.
La superstizione è un meccanismo antico, che affonda le sue radici nella paura dell’ignoto e nel bisogno di dare un senso a ciò che accade. Non è raro che gesti quotidiani vengano caricati di significati oscuri, soprattutto quando una coincidenza sembra confermare un presagio.
È in quei momenti che la superstizione si rafforza, trasformando un evento banale in un segnale percepito come inequivocabile. La forza della suggestione è enorme e, davanti a simboli o immagini ambigue, la mente tende a riempire i vuoti con ciò che teme di più.
Da secoli l’uomo si affida a rituali, scongiuri e interpretazioni per proteggersi da forze invisibili. Non conta quanto sia logico o razionale, perché la superstizione agisce su un piano emotivo, radicato nelle culture popolari e spesso tramandato di generazione in generazione.
Folklore e scetticismo
Quando due fatti apparentemente scollegati si incontrano, la superstizione si alimenta. Allo stesso tempo, lo scetticismo gioca un ruolo fondamentale nel bilanciare queste derive. La tendenza a smontare ogni credenza e a cercare sempre una spiegazione scientifica è necessaria, ma può rivelarsi eccessiva se si trasforma in un rifiuto totale di ciò che non si comprende subito.
Lo scetticismo estremo rischia infatti di banalizzare le paure collettive e di ridicolizzare chi ci crede, finendo per alimentare un muro tra realtà e percezione. È importante distinguere tra ciò che è frutto di suggestione e ciò che invece ha un fondamento reale, perché non sempre tutto può essere ridotto a mera illusione ottica.
Il diavolo nel denaro
Ed è proprio qui che superstizione e scetticismo si incontrano. Don Paolo, un sacerdote attivo sul web ma forse solo un nome fittizio, ha provato un esperimento che ha fatto discutere. Con una banconota da 50 euro piegata e riflessa in uno specchio, si sarebbe formata l’immagine di una figura demoniaca, con corna ben visibili. Un gioco di linee, certo, ma sufficiente a diffondere sconcerto, specialmente nei gruppi social a sfondo religioso di nazione bulgara.
La voce si è diffusa al punto che la Banca centrale europea ha dovuto intervenire tramite la radiotelevisione nazionale bulgara per chiarire. Il design delle banconote mostra esclusivamente ponti, simbolo di unione e comunicazione, senza alcuna intenzione occulta. L’effetto, assicurano, è frutto di pieghe e riflessi. Nonostante ciò, la suggestione ha avuto il sopravvento, alimentando il timore che l’euro fosse legato a presagi oscuri.