Ministero Salute ha deciso: “questo cibo può essere mangiato solo fino al 30 novembre” | Divieto categorico dopo

Ministero Salute ha deciso: “questo cibo può essere mangiato solo fino al 30 novembre” | Divieto categorico dopo

Famiglia a tavola (pexels) risorgimentonocerino.it

L’era globalizzata sta sortendo effetti devastanti sulla salute e sulle conseguenze di un’alimentazione non bilanciata. Scopri tutto qui.

La sicurezza alimentare è un tema che negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale nella vita quotidiana dei cittadini. Garantire che ciò che portiamo a tavola sia sano, controllato e privo di rischi per la salute è una priorità non solo per le autorità, ma anche per chi consuma.

L’attenzione si è spostata dall’etichetta dei prodotti al modo in cui vengono conservati, cucinati e persino venduti, perché un singolo errore può avere conseguenze serie. Le istituzioni hanno rafforzato controlli e normative, al fine di ridurre il più possibile la diffusione di alimenti contaminati.

Le campagne di sensibilizzazione spingono poi i consumatori a essere più consapevoli, a leggere le scadenze, a rispettare le modalità di conservazione e a non sottovalutare rischi legati a pratiche casalinghe poco attente. La sicurezza alimentare, in questo senso, diventa un impegno collettivo tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma.

L’allerta alimentare

Le allerte alimentari sono all’ordine del giorno e spesso riguardano prodotti di origine animale. Latte e derivati, carni, uova e pesce rientrano tra i cibi più delicati perché, se non trattati o conservati adeguatamente, possono diventare veicolo di batteri o tossine pericolose.

Le cronache parlano frequentemente di ritiri dal mercato dovuti alla presenza di salmonella, listeria o sostanze chimiche nocive. Non mancano nemmeno i casi di frodi alimentari, in cui prodotti contraffatti finiscono sugli scaffali con etichette ingannevoli. Insomma, bisogna stare attenti a ciò che mangiamo.

Alimentazione (pexels) risorgimentonocerino.it

Non mangiare più questo cibo

È proprio su questo fronte che Como ha deciso di intensificare la prevenzione con un servizio mirato. Fino al 30 novembre è attivo lo sportello micologico di ATS Insubria, a Como e a Varese, per il controllo gratuito dei funghi raccolti dai cittadini. In un solo mese si sono registrati diciotto accessi, con ventiquattro chili di funghi analizzati: sei di questi sono stati dichiarati non commestibili e sequestrati.

Il servizio, come diffuso da Ciaocomo.it, non si limita a verificare la commestibilità, ma fornisce anche consigli pratici sulla raccolta, sulla pulizia e sulla cottura. I micologi spiegano i pericoli legati a specie molto diffuse che, se consumate senza una preventiva bollitura, possono provocare gravi intossicazioni. Una volta chiuso lo sportello, dal primo dicembre, non sarà più possibile avvalersi del controllo gratuito. Per questo motivo le autorità raccomandano ai cittadini di non rischiare, evitando di cucinare funghi raccolti senza averne certezza.