“Buongiorno, lei ha una tenda da sole? Deve seguirci in caserma” | Da oggi è reato: maxi multa del Fisco

Ci siamo, finalmente qualcosa si muove, anche se in silenzio, ma con grande impatto. Parliamo della novità dell’Agenzia delle Entrate che ha avviato una serie di controlli sugli immobili che hanno beneficiato del Superbonus e altri bonus casa.

Basta una lettera, spesso, ma ecco che diventa una richiesta di regolarizzazione catastale che può cambiare tutto.

Quando la burocrazia bussa alla porta, anche chi credeva di aver fatto tutto correttamente deve fermarsi e fare un piccolo esame di coscienza. La casa, oltre che un rifugio, è ora anche sotto osservazione, un punto unico.

Chi ha ristrutturato casa approfittando degli incentivi fiscali come il Superbonus, potrebbe ricevere una lettera di “compliance”.

Chiariamo subito, non è una multa, almeno inizialmente, ma un invito a verificare eventuali differenze tra lo stato attuale dell’immobile e ciò che risulta al catasto.

Maxi reato

Spesso chi ha effettuato lavori all’esterno come l’installazione di tende da sole, senza aggiornare le informazioni catastali in nessun caso. Questo vuol dire conseguenze importanti, dalle sanzioni alla richiesta di restituzione dei benefici fiscali. La campagna avviata nel 2025 punta a questo: incrociare i dati catastali con quelli dei lavori eseguiti grazie ai bonus edilizi. E i controlli, come previsto dal provvedimento n. 38133, sono destinati a durare a lungo.

Gli interventi del Superbonus spesso comportano modifiche strutturali che incidono sulla rendita catastale, cosa che fanno le tende e le verande. Basta un terrazzo chiuso trasformato in stanza che tutto varia. Tutto questo modifica il valore dell’immobile, ma rappresenta un’irregolarità. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione che segnala la possibile incongruenza e se viene lasciata al proprietario la possibilità di regolarizzare tramite un tecnico abilitato. Se l’aggiornamento catastale viene fatto nei tempi indicati, si evitano sanzioni.

Maxi multa

Alcuni contribuenti stanno verificando in maniera autonoma la situazione del proprio immobile per evitare sorprese. In effetti, in caso di irregolarità formale, è possibile usufruire del ravvedimento operoso e risolvere con costi ridotti. Ma se si ignora la comunicazione, le conseguenze possono essere pesanti: oltre alla differenza d’imposta, si rischiano multe fino al 200% e interessi.

La lettera di compliance rappresenta un’occasione per sistemare una situazione che, spesso, deriva da una dimenticanza più che da un’irregolarità volontaria. Quando iene indicato l’immobile, la rendita dichiarata e il tipo di intervento effettuato con i bonus. Se ci sono discrepanze, si può fornire documentazione o procedere con la variazione. Non è obbligatorio accettare la segnalazione, ma risulta fondamentale dimostrare che i lavori non hanno modificato il valore catastale. Ma bisogna farlo per tempo, con elementi chiari e documentati. Il supporto di un geometra o altro tecnico è l’unica via.