Meteo, in arrivo “il giorno dell’Apocalisse”: venti a 120 km/h | In pericolo anche case e abitazioni in queste città

Meteo, in arrivo “il giorno dell’Apocalisse”: venti a 120 km/h | In pericolo anche case e abitazioni in queste città

Vento forte (pexels) risorgimentonocerino.it

Il meteo non perdona più ormai: scopri quali sono i giorni in cui è pericoloso uscire di casa. Rischi grosso.

Il vento che piega gli alberi, la pioggia che si trasforma in muri d’acqua, la grandine che devasta tetti e automobili: ormai quello che un tempo chiamavamo maltempo ha assunto sempre più le sembianze di uno scenario apocalittico e distopico.

Eventi estremi che non sono più casi isolati, ma tappe di una normalità nuova e inquietante. È la mano dell’uomo, con le sue emissioni e le sue scelte economiche e produttive, a spingere il clima verso questo punto di non ritorno. E così ciò che era raro diventa frequente, ciò che era eccezionale diventa ordinario.

Ma se le emissioni industriali e i trasporti hanno la loro parte di colpa, la scienza ci dice che il peso più grande grava su un settore spesso sottovalutato: la zootecnia. Allevamenti intensivi, deforestazione per pascoli e colture destinate agli animali, emissioni di metano: sono queste le radici profonde del riscaldamento globale.

La causa del riscaldamento globale

Non tutti potrebbero saperlo, ma le maggiori emissioni di metano sono dovute alle flatulenze dei bovini. Potrebbe far sorridere, ma purtroppo si tratta di una questione davvero delicata. Le mucche allevate al chiuso sono nutrite a forza ed emettono gas nocivi per l’ambiente.

Una responsabilità immensa che lega la nostra alimentazione all’instabilità climatica del pianeta. Ogni bistecca, ogni litro di latte, ogni hamburger hanno un’impronta nascosta fatta di CO₂ e metano che, accumulati, creano un effetto domino sugli equilibri climatici.

Allevamenti intensivi (pexels) risorgimentonocerino.it

L’apocalisse

Secondo gli esperti, come diffuso da Diregiovani.it, da mercoledì 27 agosto l’Italia dovrà affrontare una fase di maltempo senza precedenti. Tutto nasce dall’ex uragano Erin, un ciclone atlantico che dopo un lungo viaggio sta per abbattersi sull’Europa. Il suo arrivo richiamerà un flusso di aria calda e umida dalle zone subtropicali, il carburante perfetto per generare tempeste. Le regioni di Liguria, Piemonte e Lombardia saranno tra le più colpite: qui si attendono nubifragi con accumuli fino a 200 mm di pioggia in poche ore, l’equivalente di 200 litri per metro quadrato.

Non mancheranno raffiche di vento violentissime, che potranno superare i 120 km/h, capaci di abbattere alberi e compromettere tetti e abitazioni. Anche sulla Toscana e sulle pianure a nord ci saranno esplosioni d’aria con raffiche superiori ai 100 km orari. La raccomandazione è una sola: in queste ore restare a casa può fare la differenza tra sicurezza e pericolo. Il giorno dell’Apocalisse non è una profezia biblica, ma il volto sempre più concreto di un clima che stiamo spingendo oltre il limite.