NASPI BRUCIATA VIVA: il Governo ha deciso di togliere il sussidio | Ora se ti licenziano non sei tutelato

Licenziare persona - vox - risorgimentonocerino.it
Se ci dicessero che quello che abbiamo fatto fino ad ora non vuol dire ora se non che verremo licenziati.
Ora arriva anche la notizia che la Naspi è stata cancellata per sempre dal governo Meloni.
Quando si inizia a lavorare è molto importante conoscere tutto quello che concerne questa sfera, non solo doveri, ma anche diritti, oltre a questo si trova una burocratica che ogni lavoratore deve affrontare.
Passiamo dalla scelta di destinazione del TFR, oltre al numero di giorni di ferie relative al proprio contratto e alla modalità di richiesta delle stesse o della malattia e ancora degli scatti di anzianità e così via.
Inoltre è opportuno conoscere tutto quello che riguarda l’eventuale licenziamento, il quale seguirà strade differenti se a volerlo è stato il lavoratore o il dipendente. Quello che cambia è se ad interrompere la collaborazione con voi è stato il titolare o se avete deciso di licenziarvi per giusta causa, allora sopraggiunge la Naspi.
Il governo toglie il sussidio
Eppure in queste ore i lavoratori sono in agitazione dopo aver appreso di quella notizia che sta girando in rete: veramente il governo Meloni ha cancellato la Naspi. Prima di chiarire la questione è bene fare un passo indietro, iniziando a chiarire che cos’è di preciso la Naspi. La Naspi, cioè la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è quel sostegno economico mensile che viene erogato dall’INPS per un numero limitato di mesi, ai lavoratori dipendenti che si trovano improvvisamente in uno stato di disoccupazione involontaria.
Ci sono determinati requisiti per poter ricevere questa indennità, in quanto non tutti i lavoratori che non lavorano ne possono usufruire. Ricordiamo infatti che per poter ottenere la Naspi, qualora rientrasse nei requisiti richiesti, potrete procedere in autonomia con l’inoltro della domanda, direttamente sul sito dell’INPS o mediante mediazione del Caf di zona.

Non sei tutelato
Come dicevamo, la Naspi nel corso degli anni ha subito notevoli cambiamenti, per questo, con gli aggiornamenti avvenuti quest’anno sono molti che si stanno chiedendo perché si vocifera che questo indennizzo sia stato cancellato.
La Naspi può essere erogata per un massimo di 24 mesi, cioè la metà massima delle settimane di contribuzione lavorative previste, quindi è normale che dal 25esimo mese in avanti, questo aiuto terminerà in automatico, a ciò a cui fa fede la nuova Legge di Bilancio sono i requisiti per poterla ottenere. Infatti dal 1 gennaio 2025, per poter ricevere questo indennizzo, il lavoratore dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 12 mesi che precedono la richiesta inoltrata all’INPS.