Agenzia delle Entrate, accertamento automatico se prelevi questa somma | La Finanza ti fa il blitz dentro casa

Agenzia delle Entrate, accertamento automatico se prelevi questa somma | La Finanza ti fa il blitz dentro casa

Guardia di finanza (wiki commons) risorgimentonocerino.it

Il controllo della Finanza è spietato se commetti questo grave errore. Non importa se eri in buona fede, ti spetta il salasso.

L’Agenzia delle Entrate rappresenta, per milioni di italiani, più un’entità temuta che un’istituzione amica. È l’organismo statale deputato alla riscossione delle imposte, ma nella percezione comune assume spesso i tratti di una macchina inesorabile, pronta a colpire chiunque cada in errore.

Questo clima di sospetto ha contribuito a rafforzare stereotipi duri a morire: gli italiani sarebbero, secondo una diffusa narrativa, tutti evasori, amanti del contante e dei lavoretti in nero. Eppure la realtà è più sfumata. Se esistono sacche di vera evasione fiscale, è anche vero che il sistema fiscale italiano è complesso.

Ma non è tutto. Molti lo ritengono a tratti opprimente, con norme che cambiano spesso e controlli che sembrano più mirati a chi ha poco che a chi ha troppo. Infatti, a fare le spese di tutto, oltre ai poveri e ai nullatenenti, è la piccola borghesia.

Il dramma della medio-borghesia

A pagare il prezzo più alto del caos è la piccola borghesia: lavoratori autonomi, artigiani, partite IVA, piccoli imprenditori e liberi professionisti. Questi cittadini vivono una contraddizione assurda: hanno un reddito che appare elevato sulla carta, ma che in realtà si dissolve tra costi, contributi, affitti e imposte.

Spesso il loro ISEE è troppo alto per accedere ai bonus, ma nella vita reale fanno fatica a coprire spese essenziali. Nessun beneficio, solo oneri. Non sei povero abbastanza per essere aiutato né ricco abbastanza per stare sereno. A loro, più che ad altri, vengono richiesti scontrini, giustificazioni, moduli e autodichiarazioni per ogni singolo euro mosso sul conto corrente.

Piccola borghesia (pexels) risorgimentonocerino.it

Il controllo della Finanza

Fiscoetasse.it ha diffuso le informazioni al riguardo, ossia sui limiti all’uso del contante per evitare controlli. Con il comma 898, art.1 della Legge di Stabilità 2016, è stato modificato l’art. 49 sull’antiriciclaggio, stabilendo che il limite per l’uso del contante prelevabile è fissato a 3000 euro. Cosa significa questo nella pratica? Se prelevi o trasferisci somme superiori a questa soglia, in contanti, libretti bancari al portatore o titoli, scatta l’accertamento automatico.

Non si parla solo di una multa: la Guardia di Finanza può intervenire con un controllo diretto, anche a casa, per verificare la provenienza del denaro. Le sanzioni previste sono tutt’altro che leggere: tra l’1% e il 40% dell’importo trasferito, se tra 3000 e 50.000 euro o tra il 5% e il 40% se si supera la soglia dei 50.000 euro. Non importa se quei soldi provengono da una vendita lecita, da un regalo o da un prestito tra familiari, se non è tutto tracciato e dichiarato, può scattare l’accertamento. La legge è stata pensata per combattere il riciclaggio e l’evasione.