UFFICIALE: il Governo firma la tassa sui single | Da oggi sei considerato “inferiore”: paghi di tasca tua

UFFICIALE: il Governo firma la tassa sui single | Da oggi sei considerato “inferiore”: paghi di tasca tua

Uomo mezza età (pexels) risorgimentonocerino.it

Incredibile ma vero: da adesso è colpa tua se non trovi un partner per la vita. La tassa colpisce indiscriminatamente uomini e donne.

C’è chi sostiene che il governo Meloni stia incentivando la natalità. C’è anche chi sostiene che lo faccia a modo suo, e cioè favorendo principalmente un modello familiare ben preciso: quello tradizionale, etero, sposato, con figli possibilmente piccoli. Le misure di sostegno economico, gli sgravi fiscali, i bonus dedicati sembrano parlare chiaro.

Non hai una famiglia tradizionale? Non sei esattamente una priorità. Non è una novità: già in campagna elettorale i richiami alla famiglia naturale erano espliciti, e oggi si traducono in numeri e normative. Il risultato è che, per certi versi, lo stato tratta meglio chi si è impegnato a impegnarsi.

Se sei single, se convivi ma non hai figli, se magari stai ancora cercando la tua strada, non rientri nel target delle politiche premiali. Il tuo stile di vita viene semplicemente ignorato oppure, peggio, marginalizzato. In un paese in cui si dice di voler rilanciare le nascite, il concetto di genitorialità resta fortemente ancorato a un modello univoco, quello classico.

La congiuntura economica

Peccato che oggi fare figli sia quasi impossibile. Non solo per la precarietà diffusa, ma anche per un’inflazione che svuota i carrelli della spesa. Un tempo si diceva che il sacrificio fosse alla base della genitorialità, oggi a volte nemmeno ci si può permettere la frutta, figuriamoci un figlio. Affitti alle stelle, stipendi fermi, costi della vita in ascesa.

Il desiderio di diventare genitori non manca, ma la realtà rema contro. La narrazione pubblica continua a parlare di incentivare la genitorialità, ma dimentica di guardare in faccia chi vorrebbe tanto farlo e proprio non può. A tutto questo, si aggiunge una normativa sull’adozione che, nei fatti, discrimina.

Giovani coppie (pexels) risorgimentonocerino.it

La tassa sui single

Non tutti potrebbero saperlo ma in Italia i single non possono adottare. O meglio: possono farlo solo in casi eccezionali. Nella stragrande maggioranza delle situazioni, se non sei sposato da almeno tre anni, vieni automaticamente escluso. L’unica apertura concessa ai single riguarda i cosiddetti “casi particolari”, cioè quando c’è già un legame affettivo tra adulto e minore oppure quando l’adozione ordinaria è impraticabile.

Insomma: devi già essere un punto di riferimento nella vita del bambino o devi rientrare in un’eccezione. Per il resto, nulla da fare. Questa rigidità normativa somiglia a una tassa invisibile: se non hai costruito una famiglia nei termini previsti, paghi. Paghi il prezzo dell’esclusione, dell’impossibilità di diventare genitore in modo paritario. È una legge vecchia, ma è ancora lì. E finché non cambia, per molti, l’adozione resta solo un sogno.