Il ritorno trionfale delle sculture alla Collegiata di Angri dopo 74 anni

Il ritorno trionfale delle sculture alla Collegiata di Angri dopo 74 anni

La chiesa madre di Angri ha finalmente riabbracciato il trittico scultoreo che adornava il suo portale, dopo quasi un secolo di attesa. Grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio, e l’azienda Atramentum di Assia Califano, le statue sono state restaurate e ricollocate. Nel settembre 1943, durante i bombardamenti alleati sulla Valle del Sarno, la Collegiata di San Giovanni Battista subì gravi danni. La statua di San Giovanni Evangelista andò completamente perduta, mentre quella della Madonna con Bambino riportò lesioni significative: San Giovanni Battista perse braccia e naso, mentre la Madonna fu privata di entrambe le teste. Solo la testa della Madonna, gravemente danneggiata dal fuoco, fu ritrovata presso la residenza del parroco. L’amministrazione comunale di Angri, nell’ambito di un programma di valorizzazione del patrimonio artistico locale, ha prioritariamente incluso il restauro del gruppo scultoreo. L’Atramentum ha generosamente finanziato l’intervento di restauro, mentre la comunità di Angri si è fatta carico del trasporto delle opere. “Abbiamo tutti contribuito alla realizzazione di questo sogno”, ha dichiarato il dottor Stefano Vanacore di Panacea. Monsignor Giuseppe Giudice, durante una conferenza stampa, ha espresso il desiderio di vedere completato il restauro anche della lunetta della chiesa. Il sindaco Cosimo Ferraioli ha sottolineato l’importanza dell’evento per l’orgoglio civico e la promozione della cultura tra i giovani, auspicando un’iniziativa culturale settimanale per la comunità. La mostra delle statue restaurate, preceduta da una relazione del funzionario ABAP Antonio Bracariglianta sulla loro datazione e storia, è stata allestita nel salone degli affreschi del Castello Doria, e rimarrà aperta fino a metà aprile.