Ricordo del terremoto del 1980: riflessioni a Nocera Inferiore

Ricordo del terremoto del 1980: riflessioni a Nocera Inferiore

Trentasei anni dopo il devastante sisma del 1980, Nocera Inferiore ha commemorato le vittime di quella tragedia. Sotto il patrocinio del Comune e in collaborazione con l’associazione medica Marco Levi Bianchini, un evento organizzato dall’operatrice sociale Marilena Mastellone ha riunito la comunità per ricordare i tragici novanta secondi del 23 novembre 1980, quando un terremoto di magnitudo 6.9 sconvolse Campania e Basilicata. L’evento, intitolato “Un minuto di silenzio… in ricordo del sisma del 1980”, ha offerto l’occasione per riflettere sulle 2914 vittime accertate, gli 8848 feriti, i 280.000 sfollati e le 150.000 abitazioni distrutte.

La dottoressa Giulia D’Alessandro ha introdotto la commemorazione, dando la parola al geologo Giulio Caso, il quale ha sottolineato l’importanza di solide tecniche costruttive come difesa dai terremoti che affliggono la Campania. Il dottor Carlo Montinaro, presidente dell’associazione medica Marco Levi Bianchini, ha poi illustrato le misure cruciali per affrontare le emergenze sanitarie post-sisma, enfatizzando l’importanza di organizzare i medicinali, individuare punti di riferimento come ospedali e medici di famiglia, e soprattutto, mantenere la calma.

Marilena Mastellone ha analizzato gli aspetti sociologici ed emotivi del disastro, evidenziando non solo la forza della natura ma anche i ritardi politici e burocratici che hanno caratterizzato la ricostruzione, definendola un esempio di speculazione sulla tragedia. Ha inoltre descritto l’impatto psicologico devastante, con ansia, stress, panico e paura a segnare indelebilmente le vite dei sopravvissuti.

L’ingegner Francesco Saverio Minardi ha presentato dati allarmanti sulla condizione degli edifici scolastici regionali, con solo il 31% costruito secondo criteri antisismici. La Protezione Civile stima che sarebbero necessari 13 miliardi di euro per adeguare l’intero patrimonio edilizio scolastico, a fronte dei 7,4 miliardi stanziati dal governo, di cui solo circa 600 milioni destinati all’adeguamento sismico.

Letture di Pina Pisacane e Melania Colella hanno offerto un momento di sollievo emotivo, prima della toccante recita dei nomi dei 34 concittadini nocerini periti nel sisma, a cura di Gino Sellitti, presidente dell’associazione dei Bersaglieri nocerini. Il silenzio è stato osservato, dapprima dal maestro Emiliano Martino e poi dall’alunno Fabio Farina del Liceo “Galizia”.