La passione di Giovanni Bove: da pasticcere a chef di fama internazionale

La passione di Giovanni Bove: da pasticcere a chef di fama internazionale

L’amore per l’arte culinaria, nato nell’infanzia, ha guidato Giovanni Bove, un abile chef originario di Angri, in un percorso professionale costellato di successi internazionali. Sebbene il suo sogno iniziale fosse frequentare una scuola alberghiera, la sua famiglia optò per un percorso diverso. Nonostante il conseguimento di un diploma magistrale, la sua innata passione per la pasticceria lo portò, nel 1979, diciottenne, sulla Costa Smeralda. Tuttavia, la crescente diffusione del congelamento degli alimenti negli hotel minò il ruolo tradizionale del pasticcere, spingendolo a dedicarsi alla cucina. Dopo esperienze a Sabaudia e Latina, nel 1989 si trasferì in Toscana, dove affinò le sue abilità sotto la guida dello chef Carozza, acquisendo le basi del mestiere e cucinando per personalità di spicco come Mike Bongiorno. L’esperienza americana, sebbene non priva di difficoltà, consolidò la sua determinazione a realizzare i suoi obiettivi nel suo Paese. Un’importante posizione in un hotel di Basilea, in Svizzera, precedette l’incarico presso l’Hotel Corte di Buttari, che segnò un punto di svolta nella sua carriera. Dieci anni trascorsi tra Toscana e Svizzera, arricchiti da un aneddoto curioso – il riconoscimento improvviso per strada – lo portarono a riflettere sul cambiamento del mondo della cucina. Oggi, Bove si dedica a inaugurazioni e consulenze, constatando la proliferazione di chef televisivi a discapito di una solida formazione tradizionale. Nonostante la sua carriera di chef di piatti salati, la pasticceria rimane una passione inalterata, fondata sulla scelta di ingredienti semplici e genuini, in contrapposizione ai prodotti preconfezionati e chimici. Il suo consiglio ai giovani cuochi è di guardare oltre le apparenze, ricercando l’autenticità e la solidità della vera cucina.