L’automazione domestica fa un grande passo avanti: ecco il robot R1

L’avvento della tecnologia sta trasformando radicalmente il panorama lavorativo, un fenomeno confermato da numerose ricerche. Mentre l’automazione si diffonde in settori come la medicina (con interventi chirurgici robotici come quelli eseguiti dal robot Da Vinci), anche professioni tradizionali come quella del commesso o del pizzaiolo si trovano a confrontarsi con l’automazione. Uno studio del Council of Economic Advisers negli Stati Uniti indica che l’83% dei lavori con retribuzioni inferiori ai venti dollari l’ora non verrà sostituito immediatamente, ma subirà una significativa transizione. Ricerche condotte da McKinsey su oltre duemila tipologie occupazionali evidenziano che i settori più a rischio sono l’alimentare, il retail e la produzione industriale. L’automazione di compiti ripetitivi, già diffusa nelle catene di montaggio, sta progredendo rapidamente. Un esempio concreto è il prototipo di robot pizzaiolo sviluppato presso l’Università Federico II di Napoli, capace di impastare, condire e infornare la pizza. Allo stesso modo, robot come Pepper, impiegato in negozi di telefonia e su navi da crociera, potrebbe presto sostituire i commessi. Una novità particolarmente interessante per le famiglie è l’arrivo di R1, un robot domestico progettato per svolgere le faccende di casa, semplificando operazioni come pulizie, lavaggi, stiraggio e cucina. Nonostante questa ondata di automazione, alcune professioni, soprattutto quelle che richiedono interazione sociale ed educativa, come quella dell’insegnante, manterranno probabilmente un ruolo chiave, svolto da esseri umani.