Un fotografo testimonia l’orrore: il genocidio cambogiano a Nocera Inferiore

Un fotografo testimonia l’orrore: il genocidio cambogiano a Nocera Inferiore

Il fotografo umbro Roberto Arcangeli ha condiviso la sua toccante esperienza al primo convegno “Genocidi invisibili,” nell’ambito del “La Città Incantata Film Festival” a Nocera Inferiore. Ospitato dal Centro Studi Medea, l’evento, organizzato in collaborazione con Amnesty gruppo 261, Presidio di Libera Nocera Inferiore “Jerry E. Maslo”, e il Risorgimento Nocerino, ha visto Arcangeli illustrare, attraverso le sue immagini, l’inferno del centro di sterminio cambogiano “S21”. Presentato da Annamaria Norvetto e Antonio Maiorino (coordinatore artistico del Festival), il convegno ha incluso i saluti di Claudio De Angelis (Centro Studi Medea) e una clip tratta dal film “L’immagine mancante” di Rithy Panh. Arcangeli ha descritto l’impatto emotivo devastante della visita a “S21”, un’ex scuola trasformata in luogo di tortura e morte. “Un silenzio terrificante,” ha ricordato, “che ti svuota. Ho scattato e sono uscito, non ho potuto resistere a lungo.” Le sue foto, esposte già nel 2014 al Pan di Napoli, non cercano la perfezione estetica ma un astrattismo che trasmetta l’orrore e la sofferenza delle vittime. “Ho voluto evitare il banale, cercando un approccio inedito,” ha spiegato Arcangeli. “In alcuni scatti ho ritagliato parti dei volti per rispetto, per queste persone morte in modo orribile, la cui immagine è stata catturata dai loro carnefici, rendendole eternamente presenti.” Le immagini proiettate, oltre a ritrarre i luoghi, mostrano anche le fotografie scattate dai carnefici alle vittime del regime dei Khmer Rossi. L’evento ha coinvolto anche interventi del direttore del Risorgimento Nocerino, Gigi Di Mauro.