Forza, Nocera: un appello alla rinascita

Forza, Nocera: un appello alla rinascita

Numerose richieste mi sollecitano a pubblicare un nuovo editoriale. La mia reticenza nasceva dal rifiuto di produrre contenuti superficiali; preferisco la qualità alla quantità. Inoltre, in attesa dell’esito del ricorso per la Nocerina Calcio, ero preso da una sorta di superstizione, pur non essendo un appassionato di calcio. Purtroppo, la sentenza di ieri sera ha confermato la quasi radiazione del club. E adesso? Dobbiamo guardare avanti e concentrarci su aspetti più rilevanti per il futuro della nostra città. Nocera anela a rinascere, a recuperare il suo antico splendore. Lo dimostra il successo del gruppo Facebook “Sei di Nocera Inferiore se ricordi…”, fondato da Lucia Del Gaudio, di cui parleremo in un altro articolo. Non si tratta solo di nostalgia, ma di un autentico desiderio di riscatto dopo decenni di difficoltà. Prima la criminalità organizzata, poi una nuova forma di corruzione, insinuatasi nelle istituzioni locali, ha progressivamente compromesso lo sviluppo economico della città. Questa “mafia dei colletti bianchi” ha favorito operazioni immobiliari speculative, contribuendo alla chiusura di numerose attività produttive e all’emigrazione di residenti. Ricordando le immagini della sala Roma con i suoi due ordini di palchi, il teatro Diana con la rassegna “Pomo d’Oro” e il “Cantagiro” a Nocera, mi chiedo dove sia finita quella città fiera e dinamica. Pur essendo un centro di provincia, Nocera era un importante polo industriale, grazie a numerose aziende, dalle fabbriche di trasformazione del pomodoro ai pastifici, alle produttrici di macchinari industriali come i fratelli Buscetto e la MCM. È davvero possibile che tutto questo sia ridotto a una semplice trovata pubblicitaria della Coca Cola, che sfrutta ironicamente gli “infortuni” calcistici della partita Salernitana-Nocerina per promuovere i suoi prodotti? Io non ci credo. E voi?