La Passione di Cristo a Pucciano: fede e storia a Nocera Superiore

Per oltre sessanta anni, il borgo di Pucciano, a Nocera Superiore, ha custodito una rappresentazione della Passione di Cristo, esempio unico di devozione e minuziosa cura scenica nella regione. Il tema liturgico di quest’anno, “Li amò fino alla fine”, accompagnerà la processione del Venerdì Santo, che il 25 marzo, a partire dalle 17:30, dopo la celebrazione della liturgia della Passione, percorrerà le strade cittadine. Circa duecento figuranti rievocheranno i tre anni della vita pubblica di Gesù, dall’annuncio di Giovanni Battista alla crocifissione. Le statue dell’Addolorata e di Cristo, quest’ultimo con braccia snodabili, protagoniste della processione fin dagli anni Venti, furono donate da un emigrante di Pucciano, Salvatore Trollo, che le fece arrivare dagli Stati Uniti, dove aveva accumulato una fortuna con metodi discutibili. Il dono fu anche un segno tangibile del suo proposito di riscatto alla moglie Lucia. Negli anni, molte cose sono cambiate: nuove generazioni hanno ereditato la sacra tradizione dai loro padri, ma l’entusiasmo e la passione per questa processione sono rimasti intatti, un sentimento condiviso ampiamente dalla comunità di Nocera Superiore, come sottolineato dal Vescovo Giuseppe, che ha definito la processione di Pucciano e la Sacra Rappresentazione della Via Crucis della Parrocchia Maria SS. di Costantinopoli espressioni di una antica devozione che unisce la città nella contemplazione dell’amore divino.