Nocera Inferiore: Un’immagine distorta?

Un articolo del 10 gennaio 2014 su “Repubblica” ritraeva i tifosi della Nocerina con toni fortemente negativi, descrivendoli con metafore che associavano i colori sociali della squadra a vergogna e evasione fiscale. Ma la critica più aspra si concentra su un pezzo di Attilio Bolzoni, giornalista di chiara fama, accusato di aver dipinto un quadro denigratorio della città, descrivendola come roccaforte di “duecento picchiatori violentissimi”. Questo ritratto, secondo molti, pregiudica non solo la reputazione di una parte dei tifosi, ma anche quella dell’intera comunità, inclusi i cittadini estranei al mondo del calcio. La prospettiva di una radiazione della squadra, annunciata dal presidente Letta con la promessa di “tolleranza zero”, esaspera ulteriormente la situazione. La polemica rievoca quella scatenata in città dalla proiezione del film di Scola “C’eravamo tanto amati”, dove un personaggio affermava che Nocera era “Inferiore per colpa vostra”, riferendosi ai suoi notabili. A differenza di allora, oggi si ritiene che l’articolo di Bolzoni abbia gravemente compromesso l’immagine di Nocera. Lo stesso Bolzoni, nella sua replica, ha definito il pezzo un articolo sul tifo con la città sullo sfondo, scatenando sdegno e indignazione. Il sindaco Manlio Torquato ha definito l’articolo “una vergogna”, un’opinione condivisa da diversi giornalisti locali e cittadini, che ne hanno sottolineato la parzialità, le imprecisioni e le generalizzazioni. Sono state evidenziate, tra l’altro, inesattezze nella citazione di dichiarazioni di personaggi pubblici. In definitiva, l’articolo non coglie la complessità di Nocera, che, pur avendo sfide da affrontare, si sta impegnando in un processo di rilancio economico e sociale, dopo un passato industriale. Questa realtà merita rispetto e un’analisi più equilibrata, piuttosto che giudizi semplicistici e lesivi della sua dignità.