Un approccio olistico ai disturbi alimentari: il modello innovativo dell’ASL di Salerno
L’azienda sanitaria locale di Salerno, in risposta ai tagli governativi ai fondi destinati al trattamento dei disturbi alimentari, ha implementato un programma integrato all’interno del Dipartimento di Salute Mentale. Questa iniziativa, di fondamentale importanza alla luce della mancata riconferma del “Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione” da parte del governo Meloni, si concentra sul supporto di individui affetti da disturbi del comportamento alimentare. Secondo Giulio Corrivetti, responsabile medico del Centro di Salute Mentale, intervistato dal TGR Campania, la struttura “è concepita come un ambiente familiare, dove la cura è integrata con attività quotidiane come la preparazione dei pasti, promuovendo la ricostruzione di un sano rapporto con il cibo”. Questo approccio, sviluppato nel corso di sei anni, si avvale di un team multidisciplinare composto da psichiatri, psicoterapeuti, nutrizionisti, internisti, ginecologi ed endocrinologi, garantendo un percorso personalizzato in base alla complessità del disturbo. Il livello di assistenza varia tra interventi ambulatoriali, day hospital e ricovero ospedaliero, a seconda delle necessità individuali. Finanziato dalla Regione Campania, il programma si inserisce in una più ampia strategia regionale di contrasto ai disturbi alimentari, inclusa una proposta di legge ad hoc. Attualmente, il centro salernitano, insieme ad una struttura analoga in Basilicata, rappresenta un punto di riferimento per il trattamento di questi disturbi nel Sud Italia. Fabrizio Manfredonia